Altrabenevento a testa bassa sulla questione dei pozzi contamionatio da presenza massiccia di tetraclroroetilene. L’associazione segnala che l’amministratore di uno stabilimento industriale del rione Ferrovia ha comunicato, il 31 agosto scorso alle autorità competenti, che nel proprio pozzo è stata accertata la concentrazione di 1,28 microgrammi/litro Tetracloroetilene oltre la Soglia di Contaminazione stabilita per legge di 1,1 microgrammi/litro. Pertanto, lo stabilimento industriale ha comunicato che non utilizzerà l’acqua del pozzo per la produzione di alimenti. Invece viene è ancora servita agli abitanti dei quartieri Ferrovia, Libertà e Centro Storico per bere e cucinare l’acqua dei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni dove è stata accertata la presenza del pericoloso inquinante in concentrazioni di 2,27 e 2,67 microg./litro, cioè il doppio di quelle riscontrate nel pozzo dello stabilimento industriale appena chiuso. “Il sindaco Mastella e il presidente dimissionario della Gesesa, Luigi Abbate, continuano a dire che quell’acqua contaminata è buona anche da bere perché non ha ancora superato il Limite di potabilità di 10 microgrammi/litro. Altrabenevento insiste, invece, nel ricordare che la qualità dell’acqua si misura, innanzitutto, dalla qualità della falda prima ancora dell’acqua di superficie. E’ accertato scientificamente, infatti, che il Tetracloroetilene è un inquinante pericoloso e potenzialmente cancerogeno anche perché può trasformarsi in altri composti ancora più tossici. Nell’acqua profonda si può trasformare in Cloruro di Vinile (come ha comunicato anche la soc. Artea incaricata dal Comune di Benevento) e nelle acqua di superficie può subire diverse trasformazioni anche per l’aggiunta di cloro utilizzato per la potabilizzazione. A febbraio e marzo 2019 fu l’ARPAC a trovare proprio nell’acqua dei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni concentrazioni di Triclorometano (normalmente conosciuto come Cloroformio) di tre o quattro volte superiori alla Soglia di Contaminazione. In qual caso fu proprio l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale a scrivere nei rapporti di prova “Si rappresenta che il Triclorometano è un prodotto del processo di clorazione” Del resto è chiaro che per la qualità dell’acqua servita alle famiglie per bere o produrre alimenti, non si può solo fare riferimento alla potabilità perché in tal caso non sarebbero necessari tutti i costosi accertamenti sulle acque profonde che si stanno effettuando, seppure a rilento, da circa due anni (esami nei pozzi pubblici e privati del rione Ferrovia, esami in acqua di falda attraverso i pozzi piezometrici appositamente scavati, conferenze dei servizi) che hanno accertato la CONTAMINAZIONE delle acque profonde da Tetracloroetile. Vogliamo ricordare a Luigi Abbate, nominato dal sindaco Mastella nel consiglio di Amministrazione della Gesesa insieme a Antonio Orafo e Alessandra Itro per rappresentare gli interessi dei cittadini di Benevento, che prima delle denunce di Altrabenevento di novembre-dicembre 2018, l’azienda idrica attestava di aver sempre trovato nei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni TRACCE INSIGNIFICANTI di Tetracloroetilene. Poi, dopo le nostre denunce, tutti i laboratori pubblici e privati che hanno esaminato le acque profonde nei due pozzi hanno trovato concentrazioni superiori di 3-4 volte la soglia di Contaminazione. Per questo motivo e per i pericoli di trasformazione del pericoloso inquinante, i pozzi dovevano essere chiusi (come richiesto a maggio 2019 anche dall’ufficio Ambiente della Regione Campania- sede di Benevento) e monitorata costantemente la qualità della falda. Invece, incredibilmente, gli ultimi esami sono stati effettuati da Artea e dall’Arpac ad ottobre 2019 quando la presenza del pericoloso inquinante oltre la Soglia di Contaminazione fu accertata per l’ennesima volta nei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni, in 4 pozzi privati e 5 pozzi piezometrici appositamente scavati. Poi, nonostante la accertata contaminazione, da allora, cioè da circa un anno, nessun esame nell’acqua di falda è stato più effettuato.AQltrabenevento chiama in causa diversi attori di quwesta vicenda.