Le attività promosse dal Direttore Generale, Mario Nicola Vittorio Ferrante, rivolte all’aggiornamento costante delle tecnologie diagnostiche e terapeutiche per tutte le Unità Operative dell’Azienda Ospedaliera, hanno prodotto un nuovo brillante risultato.
Due Ecocardiografi di terza generazione per la ricostruzione tridimensionale del cuore e delle valvole cardiache sono da alcuni giorni nella disponibilità della U.O.C. Cardiologia Interventistica UTIC, magistralmente diretta dal Dott. Marino Scherillo.
La Cardiologia Interventistica ed UTIC dell’Azienda Ospedaliera del capoluogo del Sannio, con all’attivo oltre 2.000 ricoveri all’anno e 1.500 interventi chirurgici percutanei (coronarografia, angioplastica coronarica, impianto pace-maker e defibrillatore automatico), può ora contare anche sui due Ecocardiografi di ultima generazione.
“Si tratta di due preziose apparecchiature che consentono la ricostruzione tridimensionale delle camere cardiache e delle valvole per una più accurata diagnosi, indispensabile per una appropriata selezione dell’iter terapeutico dei pazienti cardiopatici”, afferma il Dott. Marino Scherillo.
Queste due sofisticate apparecchiature consentono, infatti, di identificare e quantificare eventuali disfunzioni – anche asintomatiche – delle camere cardiache, consentendo un precoce inizio delle terapia farmacologica salva cuore.
L’approccio diagnostico tridimensionale risulta vincente nei pazienti con pregresso infarto miocardico e nei pazienti oncologici che vengono sottoposti a chemioterapia potenzialmente dannosa per il cuore. Inoltre, per i pazienti affetti da valvulopatia, la tecnica ecocardiografica tridimensionale consente di selezionare in modo accurato la strategia chirurgica o percutanea mini-invasiva mediante cateterismo cardiaco più adeguata per il singolo paziente. È il caso della stenosi valvolare aortica spesso presente in soggetti anziani.
“I due Ecocardiografi 3D – dichiara il Dott. Scherillo – unitamente alla apparecchiatura per l’Ecografia intra-coronarica tridimensionale OCT per la appropriata selezione della procedura di angioplastica coronarica, già disponibile ed ampiamente utilizzata nella sala operatoria di Emodinamica, amplificano la qualità dell’assistenza disponibile per i pazienti afferenti alla Cardiologia dell’A.O. San Pio”.
“Siamo costantemente impegnati a fare dell’Azienda San Pio un modello di ospedale all’avanguardia – soggiunge il Manager Ferrante – sia al fine principe del miglioramento della qualità dell’assistenza per i pazienti, sia per il prestigio di un territorio e di una città che lo meritano anche per le loro antiche e gloriose tradizioni”.