Una mattinata vissuta intensamente a Ponte Valentino. Politica e impresa per affrontare la duplice minaccia del biodigestore e della cemtrale elettrica Luminosa che dopo dieci anni torna a farsi minacciosa all’orizzonte. Tutti contro ma conterà la valutazione tecnica di Unisannio, su cui è già cominciata l’opera di “sensibilizzazione” , e Regione, intesa come uffici tecnici. Bonavitacola è stato assai chiaro ieri e sotto elezioni è il massimo che avrebbe potuto dire. Barone accoglie i suoi interlocutori e attende che le cose si evolgano, fermo restando che anche la posizione di Asi è contraria. Insomma saranno le valutazioni di impatto ambientale e quelle di natura prettamente legate ai certificati antimafia che diranno se il biodigestore si farà o meno. Anche Confindustria si esprime in modo più preciso dopo la nebulosiotà dei giorni passatoi. Il presidente Liverini ha fatto trapelare che l’iscrizione di Energreen nei ranghi confindustriali sanniti è sospesa “sine die” e che lunedi il comitato di presidenza provvederà ad ufficilaizzare la posizione assunta. Intanto Liverini chiarisce l’atteggiamento degli industriali.