Le attestazioni espresse da Cosimo Rummo, subito dopo l’incontro avuto ieri con il sottoscritto ed il Sindaco di Benevento, testimoniano che a proposito del biodigestore in zona ASI si è finalmente imboccata la strada giusta”.
Così Gino Abbate, candidato al Consiglio Regionale della Campania con la lista Noi Campani il quale ha poi aggiunto: “La netta contrarietà ribadita dal primo cittadino di Benevento e l’impegno personale assunto da me, hanno raffreddato il clima di contrapposizione tra soggetti istituzionali e imprenditori: un primo risultato concreto che scongiura rischi di riduzione della produzione o addirittura di delocalizzazione. I rappresentanti politici ed istituzionali del Sannio devono sempre essere disposti alla salvaguardia degli interessi economici e sociali del territorio, non esistono ragioni supreme per le quali la nostra provincia ancora una volta debba essere forzata a pagare in termini di qualità ambientale, per sopperire ad esigenze alimentate altrove. Il mio impegno in Regione Campania sarà quotidianamente calibrato su questa traiettoria inamovibile: lo confermo oggi che sono candidato ma si tratta di un elemento distintivo della mia azione politica. Chi non conosce la storia della centrale Luminosa e del mio impegno per scongiurarne l’ubicazione a Benevento, può approfondire la tematica facilmente in rete. Mi rivolgo innanzitutto ai rappresentanti dei cinque stelle che, giustamente richiamati dal sindaco Mastella in proposito, non hanno argomenti da offrire sulla posizione del loro ministro che recentemente ha autorizzato quella centrale. Li voglio rassicurare, chi come me ha avversato il progetto Luminosa non si fermerà davanti alla decisione pilatesca del ministro: continueremo a combattere da qualunque postazione i cittadini vorranno affidarci”.
“L’appartenenza ad una squadra politica – ha poi aggiunto Abbate – non comporta la mera accettazione passiva di ogni decisione: fosse pure assunta da un ministro. Questa codardia non può appartenere a chi si candida a rappresentare territori complessi. Noi Campani, dal suo leader ai singoli militanti, è una formazione caratterizzata da un insieme di intelligenze e sensibilità autonome, a differenza di chi vive la politica come una caserma non abbiamo timore di mostrare dissenso, soprattutto verso progetti ritenuti dannosi per il territorio. Non c’è partito o poltrona che possa rendere accettabili o magari profumate tonnellate di rifiuti quotidiani, movimentati presso i complessi industriali sanniti. Bisognava essere fieri nel denunciare questa avversione e, magari, rappresentare l’unità della classe politica. Invece, tra chi vuole fare speculazione elettorale e chi codardamente si nasconde, resta negli occhi un panorama desolante. Anche per questa ragione le parole di Cosimo Rummo, imprenditore che dal Sannio organizza una filiera dal profilo internazionale, confortano e gratificano: innanzitutto perché riconoscono l’impegno concreto delle istituzioni locali, sottolineano e valorizzano le differenze tra i vari soggetti in campo, e danno un significato anche alle battaglie personali condotte negli anni e non improvvisate ad un paio di settimane dal voto”. “Come per la centrale Luminosa dieci anni fa – ha chiosato infine Abbate – così per questo assurdo progetto, gli elettori potranno venire a chiedere conto delle mie azioni ed in ogni momento potranno riscontrare che i fatti saranno conseguenziali alle parole di oggi, anche tra 100 anni”.