La storia parte dal 20 marzo, con la decisione di trasformare il nosocmio in presidio No Covid, è stato chiuso il Pronto soccorso con inevitabili disagi per gli utenti che avevano necessita’ di cure. L’ospedale dovrà ora essere sottoposto a lavori di ammodernamento e adeguamento che comporteranno anche la chiusura temporanea di alcuni reparti, almeno fino a febbraio. Il timore di molti cittadini è che questo possa essere l’nizio della fine per l’ospedale. C’erano i comitati ma non la politica assente alla manifestazione. Gli organizzatori del presidio promettono ora battaglia affinchè si possano garantire le cure necessarie. Dal canto suo il manager Pizzuti ha dichiarato che il pronto soccorso che non è a norma e che sara’ riaperto solo quando la riqualificazione sara’ completata.Ma il comitato continuera’ la sua lunga protesta.
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