Ieri ho avuto modo di visitare l’invaso di Campolattaro al centro di una rinnovata attenzione in questi giorni. Ho voluto confrontarmi direttamente con chi opera nella struttura per acquisire informazioni sia tecniche che progettuali. Ringrazio il dott. Maiorano e gli altri operatori per l’accoglienza e per aver soddisfatto ogni mia curiosità”. A dichiararlo è il deputato pentastellato Pasquale Maglione.
Rispetto alla progettualità della Regione Campania ho sentito, in questi giorni, dichiarazioni che forse sono sproporzionate rispetto allo stato effettivo delle cose. Sicuramente è un passo avanti rispetto a un immobilismo che si trascina da decenni, ma stiamo parlando di un progetto che nel dettaglio riguarda la fattibilità tecnica ed economica delle opere per l’utilizzo potabile e irriguo delle acque dell’invaso, dunque una proposta molto distante da una progettazione definitiva ed esecutiva. Questo non è il momento dei ringraziamenti roboanti, in alcuni casi totalmente campati in aria, ma di fare sinergia per far si che qualcosa si muova realmente, per ottenere – finalmente, l’uso dell’acqua contenuta nell’invaso.
Un uso plurimo che prima vada a soddisfare le richieste idriche della provincia e poi vada a contribuire a migliorare la capacità irrigua della nostra provincia.
Personalmente, continuerò a seguire la questione, come sta già avvenendo e – dopo l’incontro con i responsabili del consorzio e la visita presso la struttura – nei prossimi giorni incontrerò anche i componenti del tavolo tecnico per il progetto di utilizzazione delle acque. Un approccio per affrontare con contezza e fattivo interesse la problematica. Altrimenti si corre il rischio che passato questo clamore da campagna elettorale non si abbia nemmeno la contezza dell’ubicazione dell’invaso, a danno esclusivo del territorio.