Non è un momento particolarmente fortunato per l’Amministrazione Mastella. Alle prese con il problema politico di alcuni dei suoi esponenti di giunta, folgorati dalla crisi del dubbio su via Annunziata, e oberata dalla mai chiarita, almeno sino ad ora, situazione dell’assessore Mignone e il suo imponente conflitto di interessi, ora tocca incassare uno smacco per nulla irrilevante: il Maestro Paladino che nega le riprese delle sue opere nell’ambito del documentario “Mimmo Paladino, il linguaggio dei segni” in previsione all’Hortus Conclusus. Si tratta di una iniziativa pregevole, un documentario prodotto dal Comune di Arezzo e patrocinato dall’Enciclopedia Treaccani, la stessa che riporta il neologismo “Ceppalonico” rivolto al sindaco di Benevento.
A partire dal 3 luglio dovrebbero partire le riprese in varie città della Campania ma non a Benevento. Il maestro non avrebbe concesso i diritti per le riprese delle proprie opere e avrebbe anche protestato in modo vibrato per lamentarsi delle condizioni in cui versa l’Hortus Conclusus che pertanto è stato escluso dal programma delle riprese che invece riguarderanno Paduli, Napoli, Paestrum, Pompei, Lampedusa, Roma e Londra.
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