E’ con grande disappunto e rammarico che il Presidente Valentino Tropeano e i rappresentanti del consiglio d’ambito dell’Ato Rifiuti registrano polemiche e giudizi in merito al lavoro della commissione tecnico scientifica chiamata a esprimere una valutazione delle manifestazioni di interesse presentate da alcuni comuni per ospitare un impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti. Soprattutto, perché il lavoro non è ancora terminato e non è stata prodotta alcuna comunicazione ufficiale sull’attività della commissione. Le notizie riportate – nel corso degli ultimi giorni – da parte di alcuni organi di stampa sono indiscrezioni (una prima graduatoria ufficiosa delle sedi disponibili, con Chianche in pole position seguita da Montella e Savignano Irpino, ndr) che non sappiamo se e fino a che punto saranno confermate dalla relazione che la commissione tecnico scientifica presenterà al consiglio generale dell’Ato. E’ fuori luogo, oltre che lesivo della sua immagine, dichiarare che il Presidente Tropeano abbia sostenuto le indiscrezioni riportate nel corso degli ultimi giorni. Il Presidente ha seguito da vicino il lavoro della commissione solo per quanto concerne il rispetto del cronoprogramma concordato e chiaramente slittato per l’emergenza Covid 19. Peraltro – come affermato nella recente dichiarazione – Tropeano ha ribadito di conoscere i tempi di consegna della relazione finale degli esperti nominati ma è assolutamente all’oscuro del suo contenuto, al pari di tutti i consiglieri dell’ente. L’unico rappresentante dell’Ato Rifiuti che conosce nel dettaglio la relazione è il Direttore generale Annarosa Barbati, chiamata a presiedere la commissione. Il Presidente Tropeano attende la presentazione della relazione – che sarà portata all’attenzione del consiglio d’ambito entro pochi giorni – prima della convocazione di una conferenza stampa per la comunicazione delle risultanze a cui gli esperti sono pervenuti. “Mi voglio augurare – spiega il Presidente Tropeano – che tutti gli esperti nominati dal Consiglio d’Ambito dell’Ato Rifiuti si siano attenuti all’impegno, assunto con il sottoscritto e con il Presidente della Commissione Annarosa Barbati, di evitare ogni dichiarazione o indiscrezione sulle attività della commissione e sulle risultanze a cui la stessa è pervenuta. Inoltre, è opportuno ricordare che gli esperti assicureranno un parere sulla base di una valutazione oggettiva delle varie manifestazioni di interesse inoltrate all’ente. La decisione definitiva sulla sede in cui allocare l’impianto per il trattamento della frazione organica sarà assunta dal Consiglio d’ambito dell’Ato Rifiuti”.