Se uno organizza il 2 giugno a Roma una manifestazione violando tutte le norme anti assembramenti, e non e’ un giovane tifoso ma un segretario di un partito, se organizza quella manifestazione insieme alla Vispa Teresa (Giorgia Meloni,ndr), e poi si permette di aprire bocca, vuol dire che ha la faccia come il suo fondoschiena, per altro usurato”. Lo dice il governatore della Campania Vincenzo De Luca, rispondendo, in una diretta Facebook, alle accuse lanciate dal leader della Lega Matteo Salvini dopo la vittoria del Napoli in Coppa Italia. “Un secondo motivo di ciucciaria, come direbbe Eduardo De Filippo, e’ questo: si fa assembramento notturno e l’equino (Salvini,ndr) domanda al presidente della Regione cosa ne pensa. È giusto il caso di ricordare a questo somaro, geneticamente puro, che l’obbligo di garantire il rispetto delle norme nazionali riguarda il ministero dell’Interno e il prefetto, mentre il presidente della Regione non c’entra niente”. De Luca, infine, accusa Salvini di compiere “atti di volgare sciacallaggio. Se avessimo adottato lo stesso criterio di strumentalita’ in Regione Campania, avremmo dovuto pronunciare parole di fuoco nei confronti di altre realta’ del Nord che hanno registrato migliaia di morti per il Covid. Avremmo scatenato un’aggressione mediatica nei confronti di altre realta’ del Paese, ma noi diversamente dal Neanderthal, siamo persone civile e ribadiamo la nostra solidarieta’ a concittadini di altre parti d’Italia che hanno sofferto”