I lavoratori Samte, come sempre da basso, le istituzioni nelle stanze della Rocca. Un copione che anche questa mattina si è replicato, come ormai accade da molto tempo. La questione del futuro lavorativo dei 44 lavoratori appare sempre più nebulosa anche perchè per quanto poca o molta sia la buona volontà degli attori di questa vicenda l’impasse sembra dipendere da due motivi: le nuove modulazioni politiche che usciranno dalle urne regionali a settembre e l’esigenza di scremare la forza lavoro visto che Samte, ovvero la Provincia incarna il titolo di un fortrunato varietà dei 70: “Bambole non c’è una lira”. La riunione, alla quale hanno partecipato Di Maria, Iacovella, Boccalone, Barone e lo sherpa Parente non ha prodotto granchè. Abbiamo allora chiesto se ci fossero idee più articolate per il pagamento del pregresso dei lavoratori. Di Maria riprende l’idea del ricorso alla Cassa Depositi e Prestiti che alcuni comuni debitori di Samte avrebbero accettato