Un’attività criminosa che andava avanti da almeno un decennio, un grado di invasività criminale possente, una rete di connivenze e di coperture imponente. Quella che la Guardia di Finanza di Benevento, su disposizione della Procura della Repubblica del capoluogo sannita, ha smantellato alle prime luci dell’alba è la cartina di tornasole di quanto il malaffare sia diffuso e ramificato nelle cosiddette tranquille realtà di provincia che tali non sono e che invece si innestano sul più vasto scenario della corruttela su più ampuia scala. L’operazione “Par Condicio” ha condotto in carcere otto persone di cui due agli arresti domiciliari, due sospensioni da pubblici uffici o servizi e un obbligo di dimora e iscritto nel registro degli indagati altre 118 persone, e ha scoperchiato un autentico letamaio reso ancora più fetido perche finalizzato all’inquinamento dei concorsi pubblici nell’ambito del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nella Polizia di Stato, nell’ Arma dei Carabinieri e nella Guardia di Finanza e coinvolto divise, destando sconcerto ed incredulità. 250 i militari impegnati, un lavoro certosino fatto di pedinamenti, intercettazioni ambientali e telefoniche e che ha impegnato gli investigatori, in modo diuturno, negli ultimi due anni. Un’attività di indagine che ha consentito di acclarare, in almeno 50 episodi corruttivi, come l’organizzazione fosse attiva da circa un decennio nella falsificazione di concorsi pubblici con un giro di affari imponente. Nel corso delle perquisizioni domiciliari sono stati trovati circa 370 mila euro in contanti di cui 220.000 euro riferibili all’attività dell’associazione per delinquere e oltre 150.000,00 conseguiti dai vari indagati in concorso tra loro. Per tutti, i capi di imputazione sono associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla rivelazione di segreti d’ufficio.
