Gesesa e Tecnobios rinunciano a ricorrere al Tribunale del Riesame per il dissequestro dei 12 impianti cui la Procura della Repubblica di Benevento ha posto i sigilli, in seguito all’inchiesta sull’inquinamento fluviale che ha portato all’emanazione di 33 avvisi di garanzia e ha investito i vertici tecnici di Gesesa Acea, con gli ultimi due General Menager Ferrari e Cuciniello finiti sotto inchiesta. Una scelta in controtendenza con quella operata nell’immediatezza dei fatti e che ha destato sorpresa ma che si inquadra nella strategia difensiva del prestigioso collegio di cui si è avvalsa l’azienda romana. Al nostro microfono il presidente del CdA Abbate spiega le ragioni di tale decisione.