“L’assessore Reale deve dimettersi. Non tanto la venuta a Benevento del prof. Sgherzi e le sue considerazioni tecniche sull’attuale stato dei pini di viale Atlantici devono mettere in imbarazzo l’Assessore, quanto piuttosto l’attivismo e la caparbietà delle associazioni e dei singoli cittadini, che sul caso – a ragione – hanno deciso di non lasciar passare.
Quando l’operato di un amministratore si scontra e viene sconfessato da quello di cittadini e associazioni, questi non può che rassegnare le proprie dimissioni. Reale rischia, infatti, di far scivolare l’intera amministrazione su una questione tanto a margine quanto importante e delicata, come quella dei pini di viale degli Atlantici.
Non si tratta di una classica operazione di manutenzione e pulizia, che si traduce semplicemente con una gara di appalto, affidamento e controllo (o meglio, speriamo non sia solo questo), ma di un intervento drastico sul nostro patrimonio arboreo che andrà a cambiare nettamente il paesaggio di uno dei viali più belli della città di Benevento. Non è possibile operare, in questi termini, in contrapposizione con i cittadini, i quali tra l’altro hanno dimostrato che non solo quella dell’amministrazione è una scelta errata, ma in questi mesi hanno valutato e proposto altre strade e soluzioni, che mai sono state prese in considerazione.
Benevento potrebbe essere da esempio, in Italia, nel recupero storico e manutentivo del patrimonio arboreo urbano, anche impiantando giovani esemplari di pini, i quali sono sempre stati presenti nelle nostre città e negli spazi urbani, dai tempi dell’impero romano. I nostri pini hanno avuto la sfortuna di imbattersi in amministratori che tutto vogliono fare, tranne che approfondire, governare e trovare soluzioni. Si è voluto distruggere l’immagine del pino, simbolo dell’albero italico, quando invece dovremmo investire in manutenzione ordinaria e straordinaria e in tecnologie di messa in sicurezza.
Qui bisogna lavorare per il bene della Città e rispondere solo ai cittadini del proprio operato, senza lasciarsi distrarre dalle sirene elettorali, che orano suonano a destra e ora suonano a sinistra e che rischiano di stordire e far perdere l’obiettivo.”