“La decisione di oggi del Tar Campania conferma che l’unica ordinanza in vigore e’ quella regionale”.
Cosi’ una nota dell’unita’ di crisi per l’emergenza Covid-19 della Regione Campania, dopo il decreto del Tribunale Amministrativo Regionale che ha sospeso l’ordinanza del sindaco di Napoli Luigi de Magistris sugli orari di apertura di bar e di consumo e vendita di bevande alcoliche d’asporto. L’unita’ di crisi ricorda che l’ordinanza regionale in vigore il divieto, a partire dalle 22, di vendere alcolici da
asporto. Dopo questo orario, gli alcolici possono essere consumati o al tavolo o al banco, secondo le norme di distanziamento. Non sono previsti orari di chiusura per pizzerie, pub e ristoranti.
L’Unità di Crisi – si legge nella nota – che nei mesi scorsi, prima del Covid, al Pronto soccorso del Cardarelli, sono arrivati per intossicazione alcolica o in coma etilico, 37 ragazzi, 20 dei quali fra gli 11 e i 17 anni. Al Santobono si sono registrati 4 ricoveri (un bambino di 11 anni, e tre ragazzine tra i 12 e i 14 anni. È importante dunque riaprire progressivamente tutte le attività, ma è un atto doveroso di responsabilità evitare assembramenti e nel contempo cercare anche di tutelare la salute dei minori, in qualche caso addirittura bambini. Si fa appello alle forze dell’ordine perché sia fatta rispettare l’ordinanza e siano perseguiti coloro che somministrano superalcolici a minori.