La lotta alla mafia, come condizione diuturna a difesa costante della vita democratica del nostro Paese. Nel 28esimo della strage di Capaci che costò la vita al giudice Falcone, alla moglie e agli uomini della scorta, in quello che in gergo di Cosa Nostra venne definito “l’attentatuni”, uomini dello Stato, magistrati, politica quella sana, giornalisti, il cui prezzo altissimo in fatto di sangue versato non deve mai essere dimenticato, uomini delle istituzioni hanno voluto fermarsi per ricordare e per ribadire l’impegno forte e costante nella quotidiana lotta alle illegalità diffuse che si sostanziano, nel nostro Paese, con tutto quell’universo che si aggira attorno agli interessi malavitosi direttamente ed indirettamente collegati alle organizzazioni criminali. Anche a Benevento, come in tutta Italia, si è voluto tributare la giusta commemorazione alle vittime di stato della violenza mafiosa. In ordine rigorosamente sparso, nello spazio antistante il Tribunale e dinanzi la Questura sono state deposti fiori a suggellare la continuità della battaglia contro l’illegalità, nel ricordo di quanti hanno sacrificato la loro esistenza per difendere le istituzioni anche da se stesse. Presente il Procuratore Capo della Repubblica Policastro, il Questore Bonagura, l’associazione Libera con Michele Martino e il PM Tillo in rappresentanza dell’Associazione Nazionale Magistra
