Domani il faccia a faccia tra la parte pubblica e quella provata di Gesesa. L’uragano che ha colpito la partecipata comunale, l’inchiesta della Procura che ha sequestrato 12 depuratori e ipotizzato reati da far tremar le vene e i polsi dei 33 inquisiti non lede la serenità dei vertici di Gesesa. Una serenità che, giocoforza, è solo di facciata. L’indagine pone un freno, a prescindere dagli esiti, al disegno egemonico di Acea nel controllo capillare della gestione delle acque e non solo in provincia di Benevento. Gino Abbate, che con l’AD Cuciniello avrà domani un confronto e lunedi presiederà un cda assai importante, chiede chiarimenti e non esclude che vi possano essere anche mutamenti apicali negli organigrammi.