Siamo entrati in “letargo forzato” due mesi fa,c’era ancora la luce dell’inverno,e da oggi finalmente con la primavera in pieno ci è concesso il “risveglio” dal torpore che mano mano ci aveva azzerato anche nel pensiero.Varcare la porta di casa senza l’obbligo di dover compilare, esibire l’autocertificazione ,che per questi mesi ha reso legale l’uscita per gettare la spazzatura e fare la spesa di prima necessità, non è cosa da poco. Muoversi liberamente senza dover sopportare la sensazione di essere braccati come delinquenti è una sensazione nuova,dove la riscoperta della libertà ci appare come la conquista più bella di sempre.Ma adesso che possiamo uscire dalla nostra comfort zone, che per giorni ci ha tutelato dal contagio, come ci approcciamo alla realtà? Paure,ansie, incertezze per il futuro sono la nuova “Spada di Damocle” che ci grava sulla testa, a cominciare dal terrore dei contagi,dalla paura degli abbracci, dalla difficoltà economica in cui la società è finita attraverso un fenomeno di implosione. Fase 2: che persone saremo? Ne abbiamo parlato con il Professore Alessandro Meluzzi.