In questo periodo di difficoltà a causa del Covid-19 / Coronavirus in cui pian piano tutta la nazione è dovuta restare a casa, vista l’epidemia causata dal nemico invisibile, due giovani di San Giovanni di Ceppaloni ed Arpaise, rispettivamente Dante Parente e Giovanni Russo, hanno riportato alla loro mente i ricordi dei familiari e concittadini, quando gli stessi si unirono e combatterono contro l’allora nemico visibile in atroci guerre, e ad oggi invece l’intera nazione combatte contro un nemico sconosciuto ma terrificante.
I due giovani amici amanti del territorio locale, poiché dapprima della pandemia già si occupavano nel loro piccolo di far conoscere e valorizzare i propri rispettivi territori, seppur a distanza e dopo aver fatto questa similitudine con i giorni che stiamo vivendo e l’epoca della guerra, hanno pensato nuovamente a fare ricerche storiche dei propri paesi. Dopo aver fatto le opportune ricerche amanti del territorio locale, hanno scoperto che negli anni antecedenti alla Prima Guerra Mondiale, il comune di Arpaise era vasto ed aveva un numero di residenti abbastanza elevato. Secondo alcune informazioni riportate dai decreti storici dell’epoca del comune di Ceppaloni, si è scoperto che le comunità di Arpaise e San Giovanni di Ceppaloni sono legate per alcuni anni dalla storia amministrativa. Nel 1879 ci fu il tentativo di portare sia la casa comunale che la prima sezione elettorale e la posta alla località Martini di San Giovanni. Falliti tutti questi tentativi e dopo vari consigli comunali, poiché il comune non aveva mai deliberato in merito e vista la domanda presentata dalla maggioranza degli elettori, il 1 Agosto 1904 arrivò un regio decreto del ministro del segretario di Stato per gli affari dell’interno e del Presidente del Consiglio dei Ministri, con il quale si imponeva il distacco di San Giovanni di Ceppaloni e l’aggregazione al Comune di Arpaise, e i confini dei due comuni quello di Ceppaloni e Arpaise vennero stabiliti in base alla pianta topografica redatta dall’ufficio del genio civile di Benevento, fu così allora che San Giovanni entrò a far parte di Arpaise per ben undici anni.
Dopo undici anni il 9 Aprile 1915 il consiglio comunale di Ceppaloni si riunì per parlare del distacco di San Giovanni da Arpaise e l’aggregazione nuovamente a Ceppaloni. Il presidente del consiglio comunale, con voti unanimi accettò la richiesta della frazione San Giovanni di aggregarsi al di Ceppaloni, vista anche l’istanza del 14 marzo prodotta dalla maggioranza degli elettori amministrativi, e fu così che San Giovanni si distacco per sempre da Arpaise. La frazione di San Giovanni passò di nuovo al Comune di Ceppaloni, al quale tutt’oggi è aggregata ed è denominata San Giovanni di Ceppaloni proprio per l’appartenenza a questo comune.
Arpaise è un piccolo paese della provincia di Benevento di circa 750 abitanti. Le origini dell’abitato sono state attribuite a dei profughi provenienti da Arpi, antica cittadina dell’Appennino Pugliese, in Foggia. Secondo una leggenda invece, deriva dal greco Arpax, che significa luogo con la presenza di rapaci. Arpaise sino al 1833 era una località del Comune di Terranova Fossaceca (la fondazione di “Fossacaeca” si fa risalire alla prima metà del XII secolo, vanta origini normanne). Nel 1834 l’Amministrazione e la sede comunale passarono ad Arpaise. Arpaise presenta una singola ma affascinante frazione Terranova, invece per quanto riguarda le contrade vi sono, i Russi, Casalpreti, Covini, Pasquarelli, Mignolli. I luoghi di culto quelli principali sono il Santuario dei Santi Medici Cosma e Damiano in Terranova; la Chiesa Madre di Arpaise dedicata alla Beata Vergine Maria, a San Rocco patrono della comunità che si festeggia come da tradizione il 16,17 e 18 Agosto e a San Sebastiano, che si presenta con tre navate: a sinistra vi sono le statue di San Giuseppe e del Sacro Cuore di Gesù, mentre a destra vi è un grande crocifisso e le statue di San Sebastiano e di Sant’Antonio di Padova, mentre sull’altare vi sono quelle della Beata Vergine Maria e di San Rocco, al soffitto invece vi è un, grande, bellissimo quadro che raffigura la sacra immagine del Santo Patrono San Rocco, opera del Maestro Geremia Vitale concittadino di Arpaise, la Cappella della Confraternita della Madonna del Rosario in Terranova che si celebra la prima domenica di ottobre, la Cappella della Beata Vergine Maria delle Grazie in Casalpreti frazione di Arpaise, che si festeggia l’ultima domenica di agosto, l’edicola votiva di San Giuseppe nella Contrada Russi, e l’oasi di San Pio ed il suo monumento raffigurante la sacra immagine del Santo di Pietrelcina presente nei pressi della Chiesa Madre.
Per quanto riguarda San Giovanni, questa è un piccola frazione di Ceppaloni, all’epoca parte del regno di Napoli e Papale. Esso si presenta come un piccolo borgo formato da piccole contrade, ricordiamo: i Sabatini, i Paradisi, ‘u Palo, i Lizzi,
‘i Lumbardi, i Mernoni, ‘Brecce, ‘a Croce, Casaparenti, e Guardie, ‘u Termine, le Venaglie e Ripabianca.
Il luogo centrale di culto è la chiesa madre in onore di San Giovanni Battista chiamato dai San Giovannari “U Scauzone”. La chiesa e in particolar modo l’altare, sono di antica fondazione, infatti, per la prima volta viene citata in documenti risalenti al XII secolo, cioè 1101. Verso il 1706, fu costruito un nuovo altare in stile barocco dedicato alla Vergine, San Giovanni e San Matteo Apostolo, il soffitto invece è decorato con un bellissimo affresco che rappresenta il battesimo del Cristo, opera del pittore Mario Pennino.
Altri luoghi d’interesse sono: la grotta della Madonna della Strada, e Palazzo Foglia risalente al 1700.
Come da tradizione, ogni anno il 24 giugno si celebra la festa del Santo Patrono.
Arpaise e San Giovanni dunque ha legami antichi e ancor oggi non solo i due giovani che hanno raccontato la storia, ma anche altri tra loro hanno legami di amicizia. Si spera che questi rapporti di amicizia, rispetto, condivisione di idee, di collaborazione nelle manifestazioni sia da parte dei giovani che degli adulti duri nel tempo, e i due giovani possano essere da esempio per gli altri.