Il comandate della polizia municipale di Avellino Michele Arvonio ha firmato l’ordinanza che dispone “in via amministrativa, il rilascio, immediato e la riconsegna del centro natatorio comunale per il giorno e orario da stabilire”. Insomma, dopo una lunga querelle il Gruppo Cesaro dovrà sgomberare il Centro Sportivo Avellino. La struttura di via De Gasperi, che comprende una piscina olimpionica, una palestra e un centro benessere, dunque, dovrà essere affidata ad un’altra gestione. L’intimazione dello sgombero arriva dopo la chiusura temporanea per presunti abusi edilizi, l’interdittiva antimafia a carico di Aniello Cesaro, legale rappresentante della Polisportiva, e fratello di Luigi, parlamentare di Forza Italia ed ex presidente della Provincia di Napoli. Ma anche alcune problematiche riguardanti i dipendenti, l’inventario di verifica e il passaggio della vertenza nelle aule di tribunale, a fronte del procedimento amministrativo del Comune di Avellino avviato per rescindere il contratto di gestione della piscina comunale dopo 14 anni e varie inadempienze anche sul prestito sportivo del Coni per il quale è garante proprio l’ente di Piazza del Popolo. Ora il Gruppo Cesaro ha 10 giorni per presentare una memoria difensiva e stoppare i termini dell’avviso di sgombero, altrimenti entro 30 dovrà lasciare la struttura.