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Benevento| Rotary, incontro con Manuela Ulivi

Benevento| Rotary, incontro con Manuela Ulivi

8 Maggio 2020 | by Anna Liguori
Benevento| Rotary, incontro con Manuela Ulivi
Attualità
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Il Rotary Club di Benevento, presieduto quest’anno dall’avvocato Luigi Marino, continua l’attività di incontro seppure nelle “nuove” modalità dettate dal momento di distanziamento sociale per l’epidemia da coronavirus.

Tra gli appuntamenti programmati si è svolto quello con Manuela Ulivi, in collegamento da Milano, autrice di un libro dal titolo “Vive e libere”, nonché avvocata civilista, presidente della Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate – Milano (Cadmi). Con l’autrice anche la Senatrice Danila De Lucia, che fa parte della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, e su ogni forma di violenza di genere, e la dott.ssa Rosaria Bruno, Presidente dell’Osservatorio Regionale per il contrasto della violenza sulle donne.

Donne per le donne, donne impegnate sul fronte delicato e complicato dell’universo femminile, che stanno accanto a chi è vittima di violenza. E la parola che le tre protagoniste della serata hanno pronunciato è stata “rete”, non soltanto quelle dell’odierno collegamento telematico, ma anche quella umana e relazionale, nonché interistituzionale, che permette a chi è offesa e maltrattata, dei percorsi di rinascita, attraverso la metodologia dell’accoglienza.

In particolare, Manuela Ulivi ha raccontato l’esperienza della Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano, centro antiviolenza che incontra, ascolta e ospita le donne con la scelta di una pratica politica fondata sulla relazione tra donne e sull’accompagnamento senza giudizio e nel rispetto del loro desiderio.

Nel provare a descrivere la realtà delle donne maltrattate, le tre relatrici hanno anche evidenziato gli aspetti meno conosciuti e ignorati del maltrattamento familiare. Muri di incomprensioni, universi che nascondono, le contraddizioni di una società legata ancora ad aspetti patriarcali nella relazione tra uomini e donne, che a volte possono essere molto pericolosi.

Purtroppo, ha spiegato Manuela Ulivi, nel nostro ordinamento abbiamo norme che intervengono maggiormente sugli aspetti punitivi, mentre molte meno e poco applicate sono le norme che riguardano la protezione (misure cautelari penali e civili) e la prevenzione del fenomeno della violenza.

Poco approfonditi sono i riverberi negativi affettivi su donne e bambini, che comportano i maltrattamenti psicologici o economici. Esistono forme di giustificazionismo piuttosto allarmanti, – ha dichiarato la Ulivi – soprattutto quando vengono prese in considerazione in ambienti giudiziari che al contrario dovrebbero stigmatizzare e colpire i comportamenti di prevaricazione e dominio che portano le donne a subire le vessazioni più incredibili. Purtroppo l’allarme sociale è riferito e balza agli “onori della cronaca” solo in casi estremi come il femminicidio.

Proprio perché siamo di fronte a un “sistema complesso” è necessario fare rete di conoscenza. A tal proposito gli ordini professionali (avvocati, psicologi, assistenti sociali, medici, ecc.), istituti universitari, hanno da tempo organizzati corsi di approfondimento per l’approfondimento del fenomeno della violenza maschile contro le donne. La formazione è una parte molto delicata di tutto il lavoro di prevenzione e intervento sulla violenza maschile contro le donne.

Rosaria Bruno ha infatti sottolineato che il fenomeno della violenza sulle donne potrà essere misurato con una maggiore accuratezza da un sistema di rilevazione che sappia integrare i dati diversificati per provenienza da fonti informative valide in modo da poter essere valido strumento per orientare il decisore politico in questo delicato settore”. Mentre la senatrice Danila De Lucia ha stigmatizzato che, l’impegno della Commissione di cui fa parte, tra l’altro apprezzato dall’avvocatessa Manuela Ulivi, ha previsto tra le recenti iniziative, grazie al contributo prezioso delle consulenti, “la redazione di una relazione nata a seguito dell’effettuazione di sette distinti questionari rivolti ai Presidenti dei Tribunali Ordinari e dei Tribunali di Sorveglianza, alle Procure della Repubblica, alla Scuola Superiore e al Consiglio Superiore della magistratura, agli Ordini Regionali degli Psicologi e al Consiglio Nazionale Forense, inoltrati lo scorso dicembre. Una buona pratica della politica che accade per la prima volta”.

Più volte nel corso dell’articolato dibattito, si è fatto riferimento alla Convenzione di Istanbul, e in particolare all’art. 18 (2° com.) che parla di adottare misure: “per garantire che esistano adeguati meccanismi di cooperazione efficace tra tutti gli organismi statali competenti, comprese le autorità giudiziarie, i pubblici ministeri, le autorità incaricate dell’applicazione della legge, le autorità locali e regionali, le organizzazioni non governative e le altre organizzazioni o entità competenti, al fine di proteggere sostenere le vittime testimoni di ogni forma di violenza rientrante nel campo di applicazione della presente Convenzione”.

Un dibattito quello organizzato dal Rotary Club di Benevento che ha visto anche numerose domande dei soci partecipanti.

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