Illegittimità insuperabili, il bando di concorso per il nuovo direttore generale dell’azienda consortile del Piano di zona sociale A4 deve essere annullato. È questo l’esito delle verifiche effettuare dagli uffici del Comune di Avellino, e in particolare dal segretario generale Vincenzo Lissa e dal dirigente del settore Luigi Cicalese. La relazione è stata comunicata al prefetto Paola Spena, alla Regione Campania e all’assessore competente Lucia Fortini, oltre che ai sindaci dei comuni dell’ambito territoriale e al diretto interessato, Raffaele D’Elia, risultato lo scorso gennaio vincitore del concorso.
L’atto, che in realtà era stato già preannunciato dal sindaco Gianluca Festa, ora è stato ufficializzato anche per rispondere all’ultimatum dello stesso D’Elia e alla doppia diffida ricevuta nei giorni scorsi da Palazzo di Città. Ad inviarla due componenti del cda. Dunque, la vicenda quasi certamente finirà in tribunale. Per ora il contenzioso ha di fatto gettato alle ortiche il lavoro precedentemente fatto prima dall’ex sindaco Vincenzo Ciampi e poi proseguito e perfezionato dal commissario prefettizio Giuseppe Priolo. E proprio adesso che gli effetti negativi del coronavirus si fanno sentire sulla vita socio-economica della comunità e dei più bisognosi, la querelle ha praticamente paralizzato progetti ed aiuti. Purtroppo, però, è risaputo: il piano di zona A4 è stato da sempre terreno di scontro, rivalse e clientele e questa fase non fa eccezione.
E così l’ente di Piazza del Popolo solo ora scopre che l’avviso pubblico doveva essere approvato dalla dirigenza e non dal consiglio comunale, e non riporta i pareri di regolarità tecnica e contabile. Si va, dunque, verso un annullamento in autotutela. Ma, dall’altra parte, D’Elia potrebbe chiedere anche il commissariamento dell’ambito, facendo saltare definitivamente il banco.
Sulla vicenda interviene il capogruppo consiliare i “Mai Più”, Luca Cipriano, che parla di vicenda imbarazzabile e di un ravvedimento del Comune troppo tardivo per essere credibile: “Ci si accorge di problemi nel bando di concorso per il direttore generale a quasi un anno di distanza… Si tratta solo dell’ennesima guerra politica per il controllo dei servizi sociali del Piano di zona. E, intanto, l’assistenza resta ferma al palo in un momento di difficoltà molto delicato…”.