Ancora alta la eco della questione dehors che ha infiammato questo abbrivio di primavera a Benevento. Gli esercenti sono in fermento, la rabbia si taglia col coltello, e le parole dette ieri da Mastella, benchè suggerite dalla mera presa di coscienza dello status quo, non sono state sufficienti per placare l’onda lunga della preoccupazione e del risentimento. Una vicenda che sembrava avviata verso una soluzione concordata e che ora, complice la intempestività del provvedimento, ripiomba nel marasma in un momento che definire drammatico sembra davvero riduttivo. Abbiamo chieso al presidente della Camera di Commercio di Benevento Campese quale è l’impostazione dell’Ente Camerale in merito alla questione
Mastella , fortissimamente Mastella. Da quando ha riconquistato la centralità della scena, anche grazie all’emergenza in atto, ogni parola che profferisce diventa oggetto di discussione, a volte di polemica. Come, per esempio, la paventata chiusura di Corso Garibaldi, liquidata come una boutade da Alviggi e da Confesercenti, espressa senza specificare in che modo si intenda intervenire, e che viene interpretata come un’astrusità anche difficile da sostenere.