Questa mattina sono stati riavviati in sicurezza i cantieri forestali nei dodici paesi facenti capo alla Comunità Montana del Fortore (Apice, San Bartolomeo in Galdo, San Marco dei Cavoti, San Giorgio la Molara, Baselice, Buonalbergo, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, Foiano di Val Fortore, Castelvetere in Val Fortore, Castelfranco in Miscano, Ginestra degli Schiavoni).
Il ritorno in servizio degli operai in forza all’Ente (OTI ed OTD) è seguito alla riunione di ieri pomeriggio della Giunta esecutiva della Comunità Montana del Fortore, durante la quale sono state rimosse le ultime, tra le innumerevoli, problematiche relative al riavvio in sicurezza dei cantieri.
I lavoratori nei giorni scorsi sono stati sottoposti a visite mediche aziendali, a seguito delle quali è risultato che tra i 133 operai forestali sono individuati circa 25 soggetti “fragili” a cui è riconosciuta la possibilità di essere collocati in malattia previa certificazione del proprio medico competente.
“Dato che lo svolgimento delle attività lavorative può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione, si è reso necessario – dichiara il presidente della Comunità Montana del Fortore, Zaccaria Spina – l’adozione di un protocollo applicativo, che discende dai protocolli nazionali e regionali per gli ambienti di lavoro e la sicurezza dei lavoratori e che racchiude un insieme di norme che il nostro Ente si è impegnato a rispettare per tutelare i lavoratori addetti ai cantieri forestali in questa fase 2”.
Il protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nei cantieri forestali è stato oggetto di condivisione e sottoscrizione tra la Comunità Montana del Fortore, le organizzazioni sindacali di categoria Fai Cisl, Uila Uil e Flai Cgil, il medico competente ed il responsabile della sicurezza.