La ricerca per trovare soluzioni terapeutiche al Coronavirus continua nei laboratori di tutto il mondo, e mentre si prova ad intercettare una via per il vaccino, l’unico modo per proteggersi dal contagio resta il distanziamento sociale e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale associati ad una buona igiene delle mani. Ma le novità per fronteggiare questa pandemia corrono anche sui binari della tecnologia e dell’ingegneria elettronica. Roma, Università Tor Vergata: qui il professor Giovanni Saggio ha portato avanti uno studio interessantissimo sulla voce e la sua trasmissione di segnali. Un lavoro lungo dieci anni, che ha portato alla realizzazione di una intelligenza artificiale,che riesce a codificare i segnali prodotti dalla voce umana, diagnosticando patologie come l’Alzheimer e il Parkinson. Da qui il Prof.Giovanni Saggio ha ipotizzato di poter applicare questa tecnologia alla ricerca sul Covid-19 e sta già lavorando ad una app per eseguire i tamponi virtuali legati essenzialmente alla voce. L’esperimento si sta già portando avanti sui pazienti covid-19 ricoverati presso la struttura ospedaliera dei Castelli Romani. A Cambridge alcuni ricercatori hanno avviato da poco un lavoro molto simile, pur non essendo pronti a differenza dell’Italia alla sperimentazione sui pazienti colpiti da Covid-19,e pur non avendo l’esperienza decennale come quella conseguita dallo scienziato dell’Università Tor Vergata, ma paradossalmente hanno il vantaggio di aver ottenuto già un finanziamento di 2 milioni e mezzo di euro.Ma come funziona il progetto del tampone virtuale made in Italy?
Questa tecnologia sarebbe in grado di effettuare una “mappatura” della voce riuscendo a decodificare i messaggi in essa contenuti. Il suono della voce, secondo il Prof. Saggio svela molto sullo stato di salute delle persone, mediante l’utilizzo di questa intelligenza artificiale è possibile riuscire ad intercettare suoni e vibrazioni particolari che possono caratterizzare diverse patologie. Insomma la voce umana cambia se il soggetto è in salute o affetto da qualche patologia. L’utilizzo di questa applicazione potrebbe essere di supporto a tutti i medici,nella lotta al Coronavirus, perché svelerebbe il contagio dei pazienti in maniera rapida ed economica.Saggio, in tempi non sospetti aveva proposto il suo lavoro per controllare e d evitare pandemie.Ma la burocrazia italiana evidentemente ci ha messo del suo.