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Benevento| 25 Aprile, Ciervo: resistere e rinascere

Benevento| 25 Aprile, Ciervo: resistere e rinascere

25 Aprile 2020 | by Anna Liguori
Benevento| 25 Aprile, Ciervo: resistere e rinascere
Attualità
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Di Enzo Colarusso-

In tono forzatamente minore, senza partecipazione ma non priva del pathos naturale. Il virus reprime e riduce la presenza fisica, non l’intensità della Festa della Liberazione che a Benevento ha vissuto di attimi concessi dall’epidemia. Un fascio di fiori deposto dal sindaco Mastella e dal presidente del’Anpi del Sannio Amerigo Ciervo laddove sorge la targa dedicata a Maria Penna Caraviello, partigiana beneventana, orribilmente torturata e uccisa dalla marmaglia fascista della famigerata banda Carità a Firenze il 21 giugno del 1944. Al suo sacrificio e a quello di tanti che in quelle giornate pagarono con la vita il prezzo della libertà il 25 Aprile, lontano dall’essere memoria collettiva, deve rappresentare momento di raccordo per riflettere sul bene ecumenico della libertà, da qualsiasi angolazione lo si guardi, e costruire un Paese migliore e soprattutto in questo momento destabilizzante e luttuoso. “Abbiamo scelto questo luogo simbolo per onorare la memoria di Maria Penna e per esteso quella di tutti i partigiani e le partigiane che sacrificarono la loro vita per la causa della libertà, ha detto Amerigo Ciervo, presidente del’Anpi Sannio, e rinnovare la memoria in un momento assai delicato per la vita del Paese. Il 25 Aprile è la festa di tutti gli italiani, conclude Ciervo, a prescindere dalle posizioni politiche e deve incarnare due verbi precisi: resistere e rinascere.

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