“Ecco cosa accade alle Politiche Sociali e al Piano di Zona, o meglio alla nuova Azienda Speciale Consortile da quando si è insediata l’amministrazione Festa!” La ricostruzione del capogruppo consiliare di “Avellino Prende Parte”, Francesco Iandolo, è articolata e precisa. Date e circostanze, oltre alla mancanza di un’azione concreta per rimettere in moto un meccanismo mai come ore indispensabile per fornire aiuti a chi ha bisogno. Questo il testo della nota dopo l’incipit iniziale.
“Non solo. Voi sapete che, di fatto, nonostante io abbia sempre mostrato una grande contrarietà, le Politiche Sociali sono state trasferite, rispetto alle competenze, all’Azienda Consortile: non ritorno sul punto, ormai quel che è fatto è fatto.
Chi mi ha preceduto ha operato una scelta; legittimamente, l’Amministrazione ha aderito all’Azienda Consortile.
L’Azienda è nata, ed ora dobbiamo fare in modo da farla funzionare bene, ma è evidente che l’Azienda Consortile comporta di fatto un azzeramento del Servizio Politiche Sociali e quindi avremo un soggetto esterno, che si occuperà di seguire l’erogazione delle prestazioni per coloro i quali ne hanno più bisogno, sapendo però che il Sindaco, l’Amministrazione tutta,sarà sempre vigile rispetto alle varie problematiche dei nostri Concittadini. […] Prima ho già fatto cenno alla vicenda Politiche Sociali.Aggiungo solo una cosa, e anche in questo caso ne approfitto per ringraziare sua Eccellenza il Vescovo Arturo, che ha dato una dimostrazione di grande amore per questa Città. ha quasi ultimato i lavori di riqualificazione di Parco Palatucci, che verrà riconsegnato definitivamente nei prossimi giorni alla Città, un lavoro egregio; si sta prendendo cura da tempo anche di un pezzo di verde a Piazza Libertà; sta dimostrando, quindi, con i fatti, amore, ma non solo, anche vicinanza alla Comunità Avellinese. Io credo che sia arrivato il tempo per immaginare la realizzazione di un altro Dormitorio e di una Mensa dei Poveri, perché la sola struttura oggipresente a Via Morelli e Silvati è diventata insufficiente; un’Amministrazione responsabile che ha dichiarato: “Nessuno sarà più solo” non può che pensare anche ad un luogo in cui poter accogliere i nostri Concittadini più sfortunati, offrire loro un tetto sotto il quale dormire, anche un pasto per potersi sfamare.
negli ultimi giorni i fatti di cronaca cittadini ci riportano una ricostruzione al quanto allarmante circa le politiche sociali in città.
Da finanziamenti persi, come quello del progetto Donnesmart, ai fondi mai utilizzati del Pon Inclusione, alla possibile revoca del progetto WorkHer of Life destano preoccupazione in città per le occasioni sprecate per dare servizi ai nostri cittadini.
Sono convinto, inoltre, che sia compito di questa commissione, essere al fianco dell’amministrazione nel tener conto dei progetti in essere e quelli futuri e nel provare a stimolare una sana collaborazione tra questo ufficio, l’amministrazione stessa e tutti gli attori chiamati in causa.
Molto di questo, ovviamente, parte dall’assenza di programmazione sulle politiche sociali in città e soprattutto circa il piano di zona di cui non conosciamo nulla se non dalle cronache quotidiane.
Per questo ritengo indispensabile una convocazione urgente di questa Commissione con l’invito al delegato alle politiche sociali del comune, quindi il sindaco Gianluca Festa, già con un dossier circa le cose in essere e i progetti futuri sia per l’ufficio cittadino che per l’iter che prevede la trasformazione del piano di zona in azienda consortile.
Se c’è una persona che può spiegarlo è il Sindaco, se non lo fa significa che il suo imbarazzante silenzio è una semplice strategia, per poter spendere senza alcuna visione, senza erogare servizi di qualità, senza condividere con la poltiica, il privato sociale e i cittadini una strategia complessiva.
Fare le dirette sui social senza venirne a discutere nei luoghi deputati: cioè la VII Commissione Consiliare Permanente sulle Politiche Sociali o nel Consiglio Comunale significa non voler davvero programmare con efficienza .Ecco perchè non sappiamo se davvero tutti quelli che avevano bisogno sono stati aiutati in questo momento di forte difficoltà.
Non si coordinano gli Enti di Terzo Settore che conoscono bene tantissime persone che hanno bisogno e sono in difficoltà ma si fa solo propaganda montando tendopoli inutili per giustificare spese senza senso già fatte in passato inaugurandole con tanto di passerelle alla presenza di qualche associazione “amica”
Non basta fare cose buone, bisogna farle anche bene!