Duecentrotrentadue miliardi di euro, il 3% del Pil, tre milioni e mezzi di addetti. Sono i numeri del comparto turistico e suoi derrivati, e cioè l’indotto cololegato, alberghi, ristoranti e tutto l’apparato che ora dovrà ripartire e non si sa con quali prospettive. La maggiore industria del Paese , indelocalizzabile. Il momento attuale è il più delicato degli ultimi 60 anni perchè non c’è, al momento, alcun segnale che faccia trapelare la luce infondo al tunnel. Molti addetti ai lavori non escludono che si possa addirittutra deporre le armi e allora ai decisori politici spetta il compito, di certo non facile, di indicare le linee guida per la ripresa. Abbiamo chiesto a Costanzo Jannotti Pecci, già presidente di Confindustria Campania e della diramazione sannita fino al 2006, di fare il quadro della situazione e il risultato non è particolarmente brillante