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Avellino| Nuovo focolaio al Moscati, 8 operatori sanitari contagiati. La direzione avvia un’indagine: fenomeno circoscritto

Avellino| Nuovo focolaio al Moscati, 8 operatori sanitari contagiati. La direzione avvia un’indagine: fenomeno circoscritto

22 Aprile 2020 | by Redazione Av
Avellino| Nuovo focolaio al Moscati, 8 operatori sanitari contagiati. La direzione avvia un’indagine: fenomeno circoscritto
Attualità
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Dopo due giorni di contagio zero, in Irpinia il coronavirus torna a farsi sentire e lo fa in maniera preoccupante, attraverso la scoperta di un nuovo focolaio all’interno dell’ospedale “Moscati” di Avellino. Otto operatori sanitari della struttura, 2 medici e 6 infermieri, infatti sono risultati positivi al covid-19. Uno è casertano, gli altri sono tutti irpini: 3 residenti ad Avellino, e gli altri tra Quadrelle, che registra il primo caso, Serino e Ospedaletto, entrambi il secondo, e Monteforte, che giunge a quota 5. Adesso, dopo l’ultimo aggiornamento fornito dall’Asl, il numero dei contagi in provincia è salito a 430 e la curva epidemiologica, prima in picchiata, è di nuovo viva. Un ritorno alla realtà dopo una breve parentesi di calma apparente e, soprattutto, anche questa volta con un numero di casi emersi da non tanti tamponi effettuati: solo 159, analizzati proprio dal laboratorio della città ospedaliera.

Altro elemento di preoccupazione è relativo al fatto che gli operatori sanitari in questione sono in servizio in diversi reparti. Nel dettaglio tra le unità operative di Malattie Infettive, Oculistica, Geriatria, Ortopedia e Cardiochirurgia. Va da se che ciò sta creando una certa preoccupazione sia all’interno del Moscati che da parte degli utenti non covid. Naturalmente è partita subito l’indagine epidemiologica per isolare i contatti del gruppo degli 8 dipendenti e bloccare, così, qualsiasi pericolo di ulteriore diffondersi del virus in quello che deve restare un ambiente protetto. Specie dopo la creazione del “Covid Hospital” nell’ex Palazzina Alpi, separando i pazienti affetti dal virus dagli altri.

Rispetto ai nuovi casi di medici e infermieri, la Direzione Strategica del Moscati ha disposto la ripetizione del tampone agli stessi dipendenti risultati positivi, chiedendo anche un riscontro da parte del laboratorio di riferimento regionale presso l’Ospedale “Cotugno” di Napoli. Il management dell’azienda ospedaliera precisa che “non si è di fronte a un “focolaio”, in quanto le positività non sono circoscritte a una sola Unità Operativa, ma sono state riscontrate in ordine sparso in vari settori, al momento già oggetto di interventi di sanificazione straordinaria. Inoltre, al di fuori dei 12 casi di positività al Coronavirus che hanno interessato operatori della Centrale Operativa del 118 e di un caso rilevato durante una visita di controllo per procedere all’assunzione di un infermiere proveniente da Mantova, fino al 20 aprile scorso erano 8 i dipendenti dell’Azienda “Moscati” risultati positivi al nuovo Coronavirus”.

“La rilevazione di ieri – si legge ancora nella nota – di ulteriori 8 nuovi casi in una sola seduta analitica richiede, pertanto, un rapido approfondimento per accertare l’origine del contagio – che non si esclude possa essere, per qualche soggetto, anche di natura extra ospedaliera – e per consentire la consequenziale adozione di ulteriori misure di contenimento del rischio. Si sottolinea infine che, proprio e solo grazie all’intensa attività di sorveglianza avviata dall’Azienda “Moscati” e all’esecuzione ripetuta di test rapidi e tamponi a tutti gli operatori sanitari, è possibile individuare casi positivi asintomatici. Le misure adottate dall’Azienda e il trasferimento dei pazienti positivi nel Covid Hospital mirano proprio a cercare di garantire quanto più possibile la sicurezza all’interno della Città Ospedaliera, sia per gli operatori sanitari che per i pazienti”.

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