Il prefetto di Avellino, Paola Spena, diffida i sindaci del Mandamento Baianese che sabato mattina hanno partecipato al commiato del primo cittadino di Saviano, Carmine Sommese, deceduto il giorno prima al Moscati a causa del coronavirus. La sua morte ha lasciato una ferita aperta non solo nella sua comunità ma nell’intero comprensorio comprendente anche i comuni irpini del Baianese e del Vallo di Lauro. Da qui il saluto spontaneo all’altezza della clinica “Villa Maria”, dove il sindaco-medico, in servizio anche all’ospedale di Nola, esercitava da anni. In prima fila le fasce tricolori di Baiano, Enrico Montanaro, Sperone, Marco Alaia, Mugnano del Cardinale, Alessandro Napolitano, Sirignano, Raffaele Colucci, e Avella, Domenico Biancardi che è anche presidente della Provincia di Avellino e che il giorno dopo si è scusato per la leggerezza commessa.
Proprio davanti alla casa di cura privata, infatti, è successo che il carro funebre che trasportava il feretro si è fermato per qualche minuto, dando modo di avvicinarsi anche ad alcuni dipendenti della struttura sanitaria che hanno voluto tributare un omaggio a Sommese, morto dopo 4 settimane di ricovero e una strenua battaglia contro il covid-19 che alla fine ha avuto la meglio.
Molto più accentuata e organizzata, poi, è stata la partecipazione a Saviano dove erano state disposte transenne ai lati dei marciapiedi e in strada c’erano volontari della Protezione civile, oltre ai vigili urbani e ai carabinieri per vigilare sul rispetto dell’ordine pubblico. Palloncini bianchi, rossi e verdi e il vicesindaco con la fascia tricolore consegnata nelle mani della vedova.
Le immagini del funerale hanno suscitato un vespaio di polemiche. Lo sanno tutti, infatti, che in questo periodo, a causa del virus, le cerimonie funebri sono sospese e tante persone sono morte senza che i familiari potessero neanche vederli per un’ultima volta prima che fossero sigillati nelle bare. Senza contare che nessuno di quanti hanno trasgredito alle misure anticovid risulta sia stato multato. Altro aspetto pure sollevato è quello del pericolo di contagio. Gli oltre 200 cittadini in strada a Saviano e il gruppo che si è formato a Baiano, compresi i sindaci, costituiscono potenzialmente un veicolo di diffusione del virus esteso a tutto il comprensorio. Una circostanza che alla vigilia della fine della zona di Lauro, centro non molto distante dai due assembramenti, potrebbe portare anche a decisioni severe.