In mattinata l’azienda, nonostante la sospensione temporanea delle attività, a causa del contagio da Covid-19, che ha colpito 16 dipendenti su 48, di cui ai tamponi del 06.04.2020, sette residenti a Paolisi, altri negli altri comuni, per fortuna tutti asintomatici e in buone condizioni di salute, ha pagato gli stipendi del mese di marzo e ha messo in campo una serie di iniziative per mantenere vivo il legame con il personale dipendente.
“Il pagamento delle mensilità ai nostri dipendenti nonostante questo periodo di difficoltà, prima di essere un dovere o una formalità scontata, diventa per noi un segnale di fiducia e di ripartenza, anche per questo abbiamo voluto aggiungere allo stipendio un bonus premiale per il lavoro fatto nel mese di marzo. Così come, l’azienda sempre in mattinata ha anticipato la cassa integrazione guadagni ad alcuni dipendenti”.
Sin dal primo giorno di sospensione della produzione, decisa dall’azienda e, a seguito poi dei risultati dei tamponi, l’azienda ha nominato il dottor Stefano Palombi quale consulente, anche quale mediatore linguistico_culturale, per dialogare con quei dipendenti stranieri extracomunitari che sono in quarantena o in auto-isolamento precauzionale.
Il lavoro giornaliero del mediatore è fondamentale sia in fase di output, quindi trasferendo ai lavoratori e ai loro congiunti tutte le informazioni necessarie per il rispetto dell’isolamento e/o della quarantena, e sia in fase di ricezione delle loro esigenze o per registrare quotidianamente eventuali cambiamenti dello stato di salute. |