“Qualcuno ha del comparto agricolo un’idea bucolica, quasi esente da una crisi esistenziale per cui le invocazioni di aiuto  possano essere o disattese o trascurate.

Basti pensare alla mancata ricezione dei loro prodotti da parte delle strutture ristorative ed alberghiere. Basti pensare alla difficoltà di reperire manodopera. Si impieghino, nella congiuntura di emergenza, i cittadini in grado di farlo, ai quali è concesso il reddito di cittadinanza. 

Si intervenga con le autorità politiche dei Paesi al confine con l’Italia, i cui controlli alla frontiera sono diventati esasperanti.

Questo aumenta i costi e questo comportamento viene meno ad un precetto europeo costitutivo della Ue e che riguarda la libera circolazione delle merci. L’emergenza della pandemia da COVID 19 ha causato una ulteriore evidente crisi in tutti i settori produttivi italiani e non ha risparmiato il settore  

Agroalimentare e, tra questi, quello relativo alla produzione di  

eccellenze italiane. Infatti, nel territorio campano, e non solo, come già detto, la chiusura dei locali di ristorazione e l’assenza del flusso turistico ha fatto  

registrare una notevole contrazione del consumo di tutti i prodotti agricoli. 

Il calo di consumo della mozzarella di  

bufala ha messo in ginocchio l’intera filiera e rischia di  

minare una realtà economica, sociale e occupazionale di elevato  

rilievo. La filiera bufalina, comprensiva  

dell’intero indotto, fornisce lavoro, in regioni ad elevato tasso di  

disoccupazione, a circa 20.000 addetti. 

La sopravvivenza dell’intera filiera dipenderà dagli interventi che saranno messi in essere dal Governo italiano.

In particolare, la crisi ha causato la mancata trasformazione di 300.000 quintali di latte di bufala che, ad oggi,  

giacciono nei congelatori, con una perdita economica stimabile, per  

costi di congelamento e minore resa casearia per i trasformatori, a 8  

milioni di euro.

La crisi, che ha investito principalmente le  

realtà di trasformazione di piccole dimensioni, ha favorito la  

riduzione del prezzo alla stalla quantificabile a circa 0,3 euro per  

kg di latte e per un totale di circa 600.000 ql di latte, che equivale  

ad una perdita, per gli allevatori, di 18 milioni di euro. 

Al fine di  non danneggiare una delle filiere ad elevato impatto territoriale, sarebbe  

opportuno prevedere un intervento di aiuto dello Stato, quantificabile  

a circa 26 milioni di euro. In Commissione Agricoltura abbiamo affrontato, attraverso una approfondita indagine conoscitiva, tutte le criticità della filiera bufalina. Il documento finale, con le relative richieste, credo sia gia all’attenzione del Ministro Bellanova, per ricevere la sua approvazione. Ritengo che ci voglia condivisione: maggioranza, opposizione, Regioni… Tanto per dare le risposte attese da un mondo che lavora giorno e notte e non conosce festività. C’è bisogno che i provvedimenti siano semplici, senza la tirannide delle procedure, il groviglio degli adempimenti, la inafferrabile localizzazione delle responsabilità e delle certificazioni burocratiche senza capo né coda”. Così la Sen. di Forza Italia, Sandra Lonardo, nel corso del dibattito successivo all’informativa del Ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, sull’emergenza Covid-19.”