Dai trattamenti che abbiamo fatto prima della sperimentazione e quello che abbiamo avuto dagli altri centri, sembra funzionare. Sembra funzionare di più nei pazienti non intubati che sono in reparto e che hanno elevati parametri infiammatori di base”. Non è una panacea che promette di risolvere tutti i problemi causati dalla pandemia di Covid-19 ma il Tocilizumab – il farmaco anti-artrite la cui sperimentazione è stata autorizzata dall’Aifa (Azienda italiana del farmaco) dopo i primi risultati incoraggianti sui pazienti trattati a Napoli – sembra confermare le premesse iniziali. A distanza di qualche giorno Askanews è tornata al Pascale di Napoli per fare il punto con l’oncologo Paolo Ascierto , il medico che per primo, dopo un confronto con i colleghi cinesi, ha avviato l’utilizzo del farmaco sui pazienti affetti da coronavirus Sars-Cov2. “Il Tocilizumab viene utilizzato in questo momento in tutta Italia – ha spiegato Ascierto – 464 centri in tutta italia si sono registrati sul sito dell’Aifa e 209 centri hanno trattato almeno un paziente, questo report è riportato sul sito ufficiale dell’Aifa. Ci sono tante segnalazioni dai vari ospedali per cui il trattamento sembra funzionare. Ovviamente c’è questo cauto ottimismo di cui tutti parliamo ma i dati ufficiali, con rigore scientifico, arriveranno dalla sperimentazione”. Il farmaco – prodotto dalla Roche che lo sta distribuendo gratuitamente – viene utilizzato nei pazienti oncologici per contrastare gli effetti collaterali delle immunoterapie, come l’eccessiva produzione di citochine che il sistema immunitario produce in seguito all’infezione, esattamente come accade nei pazienti con polmonite interstiziale causata dal coronavirus Sars-cov2. Questa iperproduzione di citochine può provocare quello che si chiama “shock da citochina”, che è proprio la reazione fisica responsabile di una parte dei decessi dei malati di coronavirus. “Questa infiammazione importante è quella che poi determina l’infiammazione a livello degli alveoli polmonari e quindi rende difficoltoso lo scambio dei gas – ha concluso l’oncologo campano – il Tocilizumab va a neutralizzare questo e quindi riducendo questo si riduce l’infiammazione e migliora la respirazione”