Non si ferma la diffusione del contagio da coronavirus in Irpina. E secondo gli ultimi aggiornamenti dell’Asl di Avellino attualmente i comuni interessati dall’emergenza sono diventati 43, con 222 casi e 23 decessi. A guidare la tragica classifica c’è sempre Ariano che fa registrare ben 89 pazienti che hanno contratto il Covid-19, di quali 10 non ce l’hanno fatta. A seguire con 15 casi c’è Avellino mentre per quanto concerne le vittime già accertate troviamo Flumeri con 3 anziani che hanno perso la vita, e con 2 Trevico, Villanova e Venticano. Dieci contagiati ciascuno, poi, nei comuni di Mercogliano, Mirabella Eclano, Flumeri e Solofra. Mentre sono 6 i nuovi entrati a far parte di questo drammatico elenco, che assomiglia sempre più ad un bollettino di guerra.
Da qui la mappa (nella foto in verde più scuro l’area di Ariano Irpino) che si fa sempre più ampia, coprendo ormai quasi la metà del territorio provinciale.
Eccola: 89 casi ad Ariano Irpino, 15 ad Avellino, 10 a Mercogliano, Mirabella, Flumeri e Solofra, 6 a Grottaminarda, 5 a Scampitella e Lacedonia, 4 Villanova del Battista, Chiusano San Domenico, Forino e Trevico, 3 a Gesualdo, Venticano, Monteforte, Cervinara e Vallesaccarda, 2 a San Martino Valle Caudina, Lauro, Savignano, Melito, Bagnoli e Mugnano del Cardinale, 1 a Montecalvo, Montefredane, San Michele di Serino, Sant’Angelo dei Lombardi, Bonito, Cesinali, Pietradefusi, Taurasi, Atripalda, Fontanarosa, Pratola Serra, Castel Baronia, Lapio, Contrada, Altavilla, Sturno, San Mango sul Calore, Avella e Torre le Nocelle.
Mentre questo è il dettaglio, comune per comune, dei 23 decessi registrati:
Ariano 10, Flumeri 3, Villanova del Battista 2, Venticano 2, Trevico 2, Mirabella Eclano 1, Bonito 1, Mugnano del Cardinale 1 e Gesualdo 1.
E l’aumento dei contagi si riflette anche sull’accoglienza dei pazienti nelle strutture. Al “Moscati” di Avellino, seconda struttura ospedaliera covid della Campania dopo il “Cotugno” di Napoli, fino a ieri notte non c’erano posti letto liberi e tre pazienti arrivati al Pronto Soccorso non sono stati assegnati ad un reparto, mentre per uno, in condizioni più critiche è stato disposto il ricovero in terapia sub intensiva. E così anche i tamponi sono stati effettuati in una sala medica del presidio di emergenza, alimentando la tensione del personale del reparto che teme un congestionamento, visto che i pazienti affetti da coronavirus sono 82. Una possibilità per superare l’empasse potrebbe essere utilizzare i primi posti letto attrezzati nella Palazzina Alpi, che sarà dedicata alle cure per il covid-19, ma è ancora in corso di allestimento. Per fare questo, però, ci vorranno ancora alcuni giorni.
Intanto si susseguono gli appelli delle autorità locali a stare a casa. Un invito che non è stato seguito da una donna di Solofra bloccata dopo un breve inseguimento dalla Polizia Municipale a Minori. La signora, nonostante i divieti, non aveva voluto rinunciare ad una domenica in Costiera Amalfitana.