Ebbene da allora, solo qualche giorno fa, pare che l’ASL abbia provveduto a dotare di cinque mascherine chirurgiche ( quelle monouso di carta) i medici di  medicina generale ( medici di famiglia) anche se probabilmente occorrevano anche guanti, tute, caschi e una congrua dotazione numerica anche di mascherine, le quali vanno sostituite, ma evidentemente per l’ASL questi standard di sicurezza sono riyenuti sufficienti.
Così come è avvenuto per gli operatori del 118, ancora molto provati sia psicologicamente che fisicamente dagli accadimenti che hanno scosso la loro serenità professionale ed umana.
L’Ospedale, invece, si trascina un carico di responsabilità enorme, sia per ciò che riguarda la protezione dei propri dipendenti, sia per ciò che riguarda l’evidenza di una precaria organizzazione sanitaria, orfana anche di un protocollo operativo che, come ha sostenuto la stessa direzione, il 4 marzo ha probabilmente potuto causare, per diversi giorni,effetti devastanti e drammatici ai fini della tranquillità dei lavoratori, delle loro famiglie e della utenza, che ancora attendono gli esiti degli accertamenti.
In queste ultime ore, abbiamo raccolto, attraverso telefonate e messaggi, il grido di sofferenza di tanti medici di famiglia e tanti dipendenti, sia dell’ASL, sia del 118, sia dell’Ospedale: alcuni ,commossi, nel ribadire il loro impegno per la Comunità, hanno raccontato le vicissitudini che caratterizzano le ore, i giorni, di duro lavoro ed hanno esposto i tanti, tantissimi rischi che su di loro incombono per non essere abbastanza tutelati.
Ebbene, faremo di tutto affinchè la Magistratura accerti le eventuali responsabilità e, all’occorrenza, sanzioni la superficialità che sta caratterizzando la gestione di questa emergenza sanitaria.
L’approvvigionamento dei dispositivi di sicurezza, era la premessa che doveva garantire chi offre un servizio delicatissimo come quello sanitario, e dichiarando di essere pronti a fronteggiare l’emergenza, i direttori sono stati invero imprudenti, specie se dovessero emergere omissioni ed abusi verificatisi innanzitutto nei confronti dei loro dipendenti.
Mandare i soldati sul campo senza nemmeno dotarli di scudi o di armi è un atto inqualificabile, soprattutto per i comandanti che poi, invece di essere i primi a combattere, se ne stanno nelle proprie camere blindate al sicuro. Ed è impensabile che prima si mandano i soldati sul campo, di fronte al nemico e poi, in corso d’opera, si cerca di recuperare scudi e armi.
A differenza dei due direttori generali delle Strutture sanitaria, il Sindaco, Clemente Mastella, invece, da buon padre di famiglia, emana provvedimenti che oggettivamente sono molto apprezzati sia per i contenuti e le finalità che vengono perseguite e sia per come viene rappresentata la tutela delle fasce deboli di una Comunità, attraverso fatti concreti.
Alla luce dei novi fatti emersi, relativamente alla questione Villa Margherita, la popolazione inizia ad avere paura di come si sta gestendo questa emergenza sanitaria. Ricordiamo le affermazioni del direttore sanitario della struttura e le dichiarazioni del direttore generale dell’ASL. Ora, ci chiediamo, chi sarebbero gli sciacalli? Coloro che denunciavano per proteggere la propria Comunità o coloro che cercavano di nasconderlo?
E’ vero che il paziente positivo ricoverato a Villa Margherita, proveniva dal S. Pio? Ci risulta di si. Allora chiediamo a Ferrante, anche questo fa parte del protocollo operativo adottato dal S. Pio per il Coronavirus?
Si eviti al più presto che questa paura, sfoci in una rivolta popolare, intervenga subito la Magistratura per tutelare i cittadini.
Siamo vicini alle famiglie che hanno perso i propri cari, vicini a chi sta lottando in prima linea per garantire assistenza sanitaria e a tutti coloro che stanno vivendo momenti di incredibile sofferenza in solitudine.
Gli operatori sanitari stanno rischiando la loro vita per noi cittadini….non dimenticheremo niente e nessuno.
A loro rivolgiamo la preghiera di andare avanti con il cuore, di continuare ad aiutare chi ha bisogno.
Avanti operatori del Pronto Soccorso, del 118, del mondo del volontariato, delle forze dell’Ordine. Avanti con l’amore….Siamo e saremo con voi…..sempre. Forza.
#ioxbenevento”