Riceviamo e pubblichiamo
Una richiesta di incontro al Prefetto di Benevento, Francesco Antonio Cappetta e al Sindaco Clemente Mastella per arginare le eventuali criticità presenti nei protocolli di protezione da Covid-19. E’ la proposta da parte del segretario generale, Antonio Pagliuca e del segretario territoriale Uil Fpl nonché segretario aggiunto della CST Avellino-Benevento, Giovanni De Luca.
‘Vorremmo un incontro urgente, anche in videoconferenza – esordisce De Luca – per discutere di diverse problematiche che si sono registrate dal momento in cui è cominciata l’emergenza Covid-19. Lunedì scorsi si è verificato un problema a Villa Margherita con un paziente e a quanto pare non sono erano attive le necessarie procedure di contenimento. Per cui abbiamo allertato il dottor Pallotta dell’Asl Bn1, che è responsabile della tutela salute dei lavoratori. Egli si è messo a disposizione e martedì mattina è stato compiuto un controllo nella struttura e, improvvisamente, le procedure erano attive e i Dpi adatti erano apparsi’. Nei giorni scorsi un altro momento critico si era verificato al Fatebenefratelli con un paziente chirurgico che, fortunatamente, si è rivelato negativo.
‘Per quanto accaduto – continua De Luca – appare quanto mai necessario avere a disposizione una figura che in caso di problematiche possa recarsi nelle strutture sanitarie immediatamente in modo da valutare la reale portata della criticità verificatasi. Andare il giorno dopo e dare alle strutture il tempo di organizzarsi non serve a nulla. Il Coronavirus è un nemico subdolo per cui i Dpi devono essere presenti sempre e comunque e non apparire dopo che si è verificato un eventuale problema perché si corre il rischio di contagiare interi reparti o strutture. Quindi auspichiamo che l’incontro con Prefetto e Sindaco possa realizzarsi il prima possibile così da verificare la nomina di una personalità adatta’.
Va rimarcato che un incontro al Prefetto era già stato chiesto dalle sigle confederali ma non ha avuto seguito.
‘Speriamo che la nostra richiesta venga prontamente accolta. Non intendiamo diffondere timori o strumentalizzare ma solo lavorare per la tutela di tutti, cittadini, pazienti e lavoratori della sanità. Ci sono aspetti che vanno esplicitati anche perché alcuni operatori nelle strutture private non hanno piena libertà di espressione. Per cui siamo del parere che questo momento di confronto possa essere utile per chiarire ogni aspetto e sia in grado di generare effetti positivi per tutte le parti interessate’.
Va rimarcato comunque che a un mese dall’inizio dell’emergenza Coronavirus ancora non sono disponibili i Dispositivi di Protezione Individuali per tutti.
‘Tutti gli operatori sanitari vista la natura del virus sono sempre a rischio e quindi devono avere a disposizione i Dpi giusti – continua il segretario territoriale – Occorrono camici, occhiali, e mascherine FFP3. E ciò vale per il San Pio, per il Fatebenefratelli, per il 118 e per tutte le strutture Asl e private sul territorio. I Dpi devono essere usati per medici, infermieri, ausiliari, oss, autisti-soccorritori, tecnici di radiologia ecc. Spesso si parla solo di medici ed infermieri, ma con tutto il rispetto per il loro importantissimo impegno, anche queste altre figure professionali entrano in diretto contatto con i pazienti’.
Infine De Luca fa un accenno sul bonus di 100 euro per il personale sanitario attivo a marzo ed aprile. ‘E’ una vergogna. Gli operatori sanitari con abnegazione e coscienza stanno combattendo contro una pandemia mai vista che mette a rischio la loro salute. Essi sono onorati dai complimenti dell’opinione pubblica, ma il Governo nel momento in cui decide un bonus simile manca loro di rispetto. E’ una cifra ridicola ed umiliante, infatti molti stanno facendo domanda per devolverla in beneficenza. Tra l’altro il bonus non è stato nemmeno accordato a tutti gli operatori per cui alcuni non lo prenderanno. Penso che la cosa più vergognosa sia proprio questa, anche in questa vicenda per il Governo esistono operatori di Serie A e operatori di serie B’.