107 ricoveri, di cui 67 di pazienti affetti da covid-19, e un continuo afflusso di utenti, tra i quali ci sono anche diversi casi sospetti legati al coronavirus. La situazione al “Moscati” di Avellino non è facile, lo ribadiscono il direttore generale, Renato Pizzuti, e quello sanitario, Rosario Lanzetta. Entrambi, però, tranquillizzano i cittadini, in quanto attraverso la riorganizzazione in atto la struttura cercherà di rispondere, con meno affanni, alle nuove sollecitazioni.
L’azienda ospedaliera, intanto, lavora al raddoppio delle linee di attività per riuscire ad esaminare più tamponi, al reclutamento del personale necessario in questa fase straordinaria e all’attivazione di nuovi posti letto, come i sei in più già recuperati, in attesa dell’apertura delle postazioni dedicate in terapia intensiva alla Palazzina Alpi. Ma la vera notizia è un’altra: l’utilizzo su alcuni pazienti del farmaco sperimentato dai medici del Cotugno e del Pascale di Napoli, il tocilizumab.
Nel frattempo, l’ultimo aggiornamento dell’Asl di Avellino rileva altri 18 casi di coronavirus in Irpinia, rispetto ai 78 tamponi analizzati dal laboratorio dell’azienda “Moscati”, facendo raggiungere al territorio provinciale il consistente numero di 171 casi complessivi, che potrebbero diventare persino 172 se un paziente del Mandamento, deceduto stamane, da caso sospetto diventasse ufficiale. Anche le vittime, dunque, salgono a 15, anche se quest’ultima è ancora da catalogare con certezza.
Al 56enne professore arianese, originario di Zungoli, che insegnava a Foggia, morto la scorsa sera al Rummo di Benevento, questa mattina si sono aggiunti, appunto, un 57enne di Mugnano del Cardinale arrivato ieri sera al Pronto Soccorso della città ospedaliera e immediatamente ricoverato in Anestesia e Rianimazione, al quale, poiché sospetto Covid, si procederà ad effettuare il tampone post-mortem, e un 72enne di Venticano, ricoverato dal 15 marzo nell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione.
Intanto, tra i casi nuovi spicca quello di un medico in servizio presso la clinica San Rita di Atripalda e residente a Pratola Serra, che registra il suo primo caso, proprio come Atripalda e Fontanarosa. Circostanza che porta a 34 i comuni irpini interessati dal contagio. Aumentano i numeri dell’emergenza ad Ariano, Mirabella e Avellino, così come a Solofra.
Ecco, dunque, la mappa aggiornata dei contagi in provincia: 73 casi ad Ariano Irpino, 14 ad Avellino, 9 a Mirabella Eclano, 8 a Flumeri, 7 a Mercogliano, 6 a Solofra, 5 a Scampitella e Lacedonia, 4 Chiusano San Domenico, 3 a Venticano e Monteforte, 2 a Melito, Forino, Gesualdo, Grottaminarda, Villanova del Battista, Lauro, Trevico, Savignano, Cervinara e Bagnoli, 1 a Castel Baronia, Montecalvo, Montefredane, San Martino Valle Caudina, San Michele di Serino, Sant’Angelo dei Lombardi, Bonito, Vallesaccarda, Cesinali, Pietradefusi, Taurasi, Atripalda, Fontanarosa e Pratola Serra.