Nel generale e più che doveroso clima, tutto assorbito dalll’emergenza sanitaria, parlare dei problemi pregressi e quindi precedenti all’ondata epidemica del coronavirus può risultare quanto meno sconcertante. Di certo non lo è per i protagonisti della vicenda Samte, per esempio, che in concomitanza con l’esplosione del virus hanno ob torto collo ceduto la scena. Ora però tornano, con la dovuta delicatezza, a far sentirer la llro voce. Attraverso una nota sindacale di CGIL CISL e UIL chiedono che il Prefetto Cappetta si faccia ancora una volta latore presso Samte della situazione davvero critica dei 51 lavoratori che ancora attendono mensilità arretrate nonistabnte le promesse espresse anche dinanzi al vicepresidente della Regione Bonnavitacola. ” Non stiamo parlando di cifre esorbitanti ma del minimo per tirare avanti”, dice Nicolino De Cicco, RSU Cgil. I sindacati chiedono al Prefetto, di cui riconoscono solerzia e disponibilità, e ai sindaci a partire da Mastella, che non ci si dimenticghi della loro condizione pur in un momento così drammatico e che coinvolge il mondo intero.