Una conferenza stampa organizzata nelle ultime ore per dare risposta alla pressione esercitata da stampa e associazioni. Mastella da Palazzo Mosti e i menager Volpe e Ferrante col prefetto Cappetta, collegati a distanza per dare quelle risposte che da più parti sono state invocate, un’idea di chiarezza e al tempo stesso di tranquillizzazione dell’umore, non certo sereno, dell’opinione pubblica e non certo a causa della stampa. Che ha chiesto maggiore “glaznost”, maggiore apertura e l’apertura è arrivata: ogni giorno, presumibilmenmte a mezzogiorno e alle 19, le autorità sanitarie, San Pio in testa, emetteranno i bollettini della giornata per sgombrare il campo da tutta una serie di malintesi ed equivoci che sono stati particolarmente numerosi in queste ultime ore. E allora il direttore generale del San Pio Ferrante snocciola i dati che dobbiamo ritenere ufficiali: 69 casi di positività al covid, di cui 16 accertati che scendono a 14 per via del decesso dell’infernmiere di Solopaca e per un caso di guarigione. Sette gli infettati tra personale medico e paramedico, di cui 2 medici e cinque infermieri. Numeri esigui che si spera possano reastar tali e che fanno dire a Mastella che il Sannio è la provincia più bianca d’Italia, dove per bianco si intende provincia meno colpita. Questione tamponi. Ferrante assicura che entro giovedi sarà attivo il macchinario per rendere l’ospedale autonomo in fatto di accertamenti e che sono stati predisposti kit per 3000 tamponi. Ferrante fa luce anche sui ventilatori in dotazione al Rummo.
Sono 14 i repiratori di ultima generazione e c’è anche un sistema robotizzato che sanfica gli ambienti nello spazio di pochi minuti al passaggio di una persona infetta da covid. Da Volpe anche l’assicurazione del monitoraggio con il termoscanner per misurare la temperatura a tutti coloro che sbarcano in città attraverso la rete ferroviaria. Mastella lo aveva annunciato da oggi ma stamattina di personale asl non si è vista traccia in stazione. Insomma, Mastella prende in mano le redini della situazione. Modera, in modo anche pregevole, gli interventi dei “suoi” ospiti spesso facendo appello alla sua verve da giornalista e attacca a testa bassa contro i soliti noti definiti sciacalli e inopportuni che a fasi alterne pongono delle ossservazioni. Anche il direttore Ferrante, mai troppo tenero con la stampa, tiene a precisare che non è fattivo l’atteggiamento di alcuni organi di stampa, di cui non fa nome, e chiama tutti all’unità nella lotta al terribile male che ci affligge. Va detto a margine, che la conferenza stampa, del tutto atipica in un momento di blocco totale, è servita anche dare qualche risposta in più anche grazie a certe pressioni.
