Torna a parlare il presidente del Consiglio dei Mnistri Giuseppe Conte. Novità sul fronte misure restrittive per contenere il Covid-19 che oggi ha fatto segnare 792 morti e quasi 5000 nuovi contagiati. Decisivo il pressing delle Regioni e dei sindacati.
Ho scelto di non minimizzare, di non nascondere la realtà e ho scelto di rendere la realtà sotto i nostri occhi. E’ la crisi più difficile dopo il secondo dopoguerra. Quelle che piangiamo non sono solo numeri ma persone care. Le misure fin qui adottate chiedono tempo, dobbiamo continuare a rispettare tutte le regole. Sono misure severe, ma non abbiamo alternative. In questo momento dobbiamo resistere. Solo cosi tuteliamo noi stessi e chi amiamo. E’ un sacrificio minimo rispetto a chi è in trincea. Donne e uomini che compiono un atto di responsabilità, un atto di amore. Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo. La decisione assunta dal Governo su tutto il territorio nazionale è quella di chiudere ogni attività produttiva che non sia strettamente necessario e quei servizi essenziali. Abbiamo lavorato tutto il pomeriggio per stilare una lista dettagliata, quelli più necessari per il funzionamento dello Stato in questa fase d’emergenza . Continueranno a rimanere aperti i supermercati, negozi di genere alimentari e di prima necessità. Nessuna restrizione sui giorni d’apertura dei supermercati. Non c’è ragione di creare code che non si giustificano. Continueranno a rimanere aperte farmacie, parafarmacie, servizi bancari, postali, ssicurativi, finanziari, trasporti, attività connesse a quelle essenziali. Al di fuori di quelle essenziali potranno lavorare solo in smart working. E consentiremo solo le attività produttive ritenute rilevanti a livello nazionale. Rallentiamo il motore produttivo del paese, ma non lo fermiamo. E’ una decisione necessaria per poter contenere il più possibile la diffusione dell’epidemia. Lo Stato c’è, lo Stato è qui. Mai come ora la nostra comunità deve stringersi forte. Quelle rinunce che sembrano un passo indietro ci daranno la spinta per tornare prima alla nostra vita. Uniti ce la faremo.
SEGUONO AGGIORNAMENTI