Una ulteriore proroga fino al 10 aprile ma sarà l’ultima. Parliamo delle 5000 ecoballe ancora giacenti a Toppa Infuocata e che Sapna si è impegnata a smantellare accollandosi per intero i costi connessi. E’ il frutto di una lunga riunione che c’è stata stamattina alla Rocca dei Rettori, presieduta dal direttore Generale Boccalone e alla presenza di due emissari di Sapna stessa. Un incontro che ha costituito un primo vero banco di confronto, sinora solo a distanza, tra le parti e all’interno del quale Sapna ha chiarito alla Provincia di Benevento la ragione dei ritardi, le difficoltà nell’opera di smaltimento delle ecoballe nel circuito internazionale e che ha prodotto lo slittamento dei tempi previsti.
Ad aprile, quindi, presumibilmente intorno al 10, lo spostamento alibi delle 5000 e poco più ecoballe stipate a Casalduni, il residuo delle complessive 12mila tonnellate che Napoli aveva smistato nel Sannio in estate in seguito alla chiusura temporanea del termovalorizzatore di Acerra