E’ ancora allarme nel carcere di Airola. Una giornata di “passione” per i poliziotti penitenziari del carcere minorile di Airola, che si sono trovati nella giornata di ieri a gestire l’ennesima situazione ad alto rischio per le violente intemperanze di un detenuto napoletano, da giorni responsabile di gravi eventi critici nel penitenziario di corso Montella.
“Siamo alle solite. Protagonista è sempre lo stesso detenuto napoletano che è arrivato nel carcere minorile di Airola dopo essere stato, in quello di Nisida, tra i promotori di una spedizione punitiva verso altri ristretti, aveva aggredito e minacciato di morte i nostri Agenti. L’uomo pretendava un cambio di cella, al rifiuto dei poliziottie per protesta ha preso e scaricato un intero estintore nell’area dedicata ai corsi scolastici, alla presenza di altri detenuti e personale civile, non contento infine ha ribaltato una scrivania e con una sedia ha tentato di sfondare i vetri delle porte che chiudono le aule. Due poliziotti sono rimasti intossicati dalle polveri dell’estintore e contusi dalla concitazione, il più grave con una prognosi di venti giorni. “Questa in sintesi la denuncia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo della Categoria, per voce del vice responsabile regionale del settore minorile Sabatino De Rosa.
La protesta in piazza, ha sostenuto Capece,ora non sarà possibile farla ora dato le disposizioni del Governo per il Covid19, ancora non è possibile farla dato il Covid, ma è tempo di una inversione di marcia da parte del vertice politico e amministrativo del Ministero della Giustizia e più in generale del Governo”. “Vogliamo un tavolo ad hoc dove il Ministro Bonafede riveda la norma in materia di trasferimenti dei detenuti minorili.”
segue servizio Labtv