Due casi sospetti di coronavirus ad Avellino. Sono attesi per le prossime ore gli esiti di due tamponi fatti ad una donna che lavora all’ospedale “Moscati” e a sua figlia. La prima rientra nei 25 isolamenti sanitari domiciliari del personale, indicati in relazione ai possibili contatti con la 47enne di Striano transitata nel nosocomio irpino il 26 febbraio, per assistere il padre ricoverato in Otorinolaringoiatria, e risultata positiva 5 giorni dopo. La dipendente dell’azienda ospedaliera ha chiamato questa mattina il 118 chiedendo di essere portata al pronto soccorso insieme alla figlia. Entrambe presentavano sintomi tali che hanno consigliato ai medici l’applicazione di misure straordinarie di trasporto e accoglienza. Effettuati i tamponi, sono stati immediatamente inviati al “Cotugno” di Napoli.
Intanto, l’ultimo rapporto dell’Asl di Avellino fa registrare 72 persone in sorveglianza domiciliare, divisi in 21 comuni irpini, collegati al caso dell’insegnante di Striano. Più 48 precedenti che stanno via via concludendosi.
E ad Avellino, in linea con il decreto emanato ieri dal presidente del Consiglio dei Ministri per limitare le possibilità di contagio, gli uffici pubblici hanno disposto ingressi registrati e scaglionati. In Provincia, dopo l’accesso c’è anche il gel disinfettante per le mani. In biblioteca e al museo si entra scaglionati, mentre le visite di gruppo sono sospese, così come lo sono gli spettacoli al teatro Gesualdo e gli appuntamenti al Circolo della Stampa, oltre alle attività ambulatoriali nei presidi ospedalieri dell’Asl e del Moscati. Tutto ciò mentre il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Avellino diffida il presidente del Tribunale a sospendere tutte le udienze differibili, le istanze e i termini procedurali. Oltre a sanificare e igienizzare gli ambienti. In mancanza di riscontro gli avvocati sono pronti a proclamare un nuovo sciopero.
Infine, dalla Sandro Abate, società sportiva di Calcio a 5 apprendiamo che la squadra che doveva giocare una importante partita a Pesaro, zona gialla a rischio contagio, sta tornando dalla trasferta senza aver disputato il match per l’assenza di una comunicazione preventiva. Ora questa gita inutile potrebbe costare caro a tutto il team che ha contattato il Comune di Mercogliano per comunicare il suo rientro dall’area marchigiana, per i provvedimenti del caso.