Da ieri tute le misure da prendere sono state centralizzate dal Governo nazionale. Ieri c’è stato l’ultimo decreto relativo ai vari comportamenti. Noi siamo, ormai, di fronte ad una presenza evidente di contagio e c’è da aspettarsi, nei prossimi due mesi, un incremento di persone contagiate, perché non c’è nulla da fare. In CAMPANIA non abbiamo focolai, ma non puoi bloccare tutto il nord Italia”. Così, su Radio CRC, Vincenzo De Luca, presidente della Regione CAMPANIA. “Dal punto di vista scientifico, la popolazione minorile è sostanzialmente immune dal contagio, a causa del trascinamento delle vaccinazioni. Se chiudiamo oggi le scuole, siccome il numero dei contagiati tenderà ad aumentare, le scuole non si riaprirebbero più. In più, chiudi le scuole, ma poi i ragazzi vanno nei bar, nei ristoranti, nelle palestre, è totalmente inutile” e “uno degli interrogativi è questo: che vogliamo fare con i docenti? Sarebbe ragionevole chiedere ai docenti di segnalare possibili dubbi o sintomi, perché abbiamo il dovere di dare la massima tranquillità ai genitori. Se tra 12 ore emergono casi preoccupanti, chiudiamo tutto. Abbiamo un’attività di prevenzione che può dare una tranquillità assoluta ai nostri cittadini. Sembra quasi che i positivi li cerchiamo noi, andando perfino a casa dei possibili contagiati”. E sui comportamenti di profilassi precisa: “Dobbiamo iniziare ad abituarci. Le mani non bisogna stringerle, comincerò io. Laviamoci le mani con il sapone 15 volte al giorno, anche fra le dita. Bisogna far capire al Governo che il problema è in tutta Italia, e non solo in Lombardia. Il problema ha la stessa gravità e lo stesso rilievo in tutti i territori, quindi le misure economiche dovranno riguardare tutto il Paese”. Concorsi? “Vanno avanti tutti quelli che sono in atto, prima di tutti quelli nella sanità. La raccomandazione che abbiamo avuto dal Governo è quello di mantenere la distanza di un metro nei banchi, quando bisogna fare le prove scritte e avere dei distributori per materiale disinfettate per le mani”.