Uniformare l’azione sul territorio al decreto legge del presidente del consiglio dei ministri relativo alle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza coronavirus e alle sue disposizioni attuative. Questo lo scopo dell’istituzione di un tavolo operativo aperto nel pomeriggio di oggi in prefettura, formato dai componenti del comitato dell’ordine e della sicurezza pubblica, allargato alla dirigente dell’Asl di Avellino, Maria Morgante, e ai sindaci dei comuni irpini dove hanno fatto rientro persone provenienti dai centri individuati come focolaio: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia e Terranova dei Passerini in Lombardia, oltre a Vò in Veneto. “Al momento – sottoline ail prefetto di Avellino, Paola Spena – non ci sono misure restrittive, adottate solo nelle aree con paziente zero. In Irpinia, le persone che hanno violato le ordinanze e sono rientrate da queste zone sono sottoposte a isolamento fiduciario sorvegliato, e attualmente sono tutti asintomatici”. Domani, ai sindaci del resto della provincia che pure lamentavano scarse indicazioni, saranno inviate precise modalità di condotta. Intanto nessuno stop a scuole e manifestazioni.
Intanto, la vera novità è che la Regione Campania fornirà il necessario al Moscati di Avellino per allestire un laboratorio per gli esami specifici e ha già dato il via libera ai tamponi anche per chi è rientrato dai comuni che hanno registrato dei casi di coronavirus. In Irpinia si parte da domani con i 20 soggetti sottoposti a sorveglianza sanitaria. Lo screening sarà effettuato a cura del Dipartimento di Prevenzione, attraverso i medici competenti.