“In Italia ci sono 8500 pazienti che aspettano un organo, ogni anno si fanno 3500 trapianti. Meno della metà del fabbisogno. Questo si traduce in lunghi periodi di attesa per il trapianto di rene per altri organi c’è problema di mortalità di lista di attesa”.Invitano ad un riflessione le parole di Massimo Cardillo direttore generale del Centro Nazionale Trapianti a Benevento per il convegno “Un Donatore moltiplica la vita” promosso dalla Regione Campania in collaborazione con l’Asl di Benevento. Un appuntamento che ha visto la presenza di un ricco parterre istituzionale, dal governatore Vincenzo De Luca fino alle alte cariche istituzionali, civili e militari locali. Ma c’erano anche tante realtà associative e vicine al mondo del volontariato, coloro che, forse più di tutti ogni giorno si prodigano per una corretta informazione. In sostanza l’obiettivo dell’evento andato in scena all’auditorium San Vittorino: “Oggi la scelta viene fatta in vita da ciascuno di noi, anche in vita – sottolinea il dottore Cardillo. E’, dunque, necessario incidere significativamente sulla cultura della Donazione, attraverso l’abbattimento di qualunque infondato pregiudizio, conclude il dottore laziale: “In Italia il trapianto è un sistema solido, è garantita da tutti i cittadini. In Italia si fa per tutti, la prima cosa che bisogna sostenere con grande forze. Sistema di assegnazione trasparenti e questo deve essere fatto conoscere. Quando si parla di trapiano da vivere una procedure sicura, si può donare senza conseguenze”