Erano in tanti a Tufara Valle nel giorno nel trigesimo di Maurizio D’Avola, il commerciante di Montesarchio investito lungo l’Appia lo scorso 16 gennaio e ricordato con una fiaccolata partita proprio nel punto in cui c’è stato l’impatto mortale. Un corteo silenzioso, composto e che si è concluso con una messa nella Chiesa della Madonna del Carmine. Qui padre Albert durante l’omelia ha ribadito che è necessario un impegno da parte delle istituzioni affinché tragedie come quelle di Maurizio non accadano più. Istituzioni locali presenti con i cinque sindaci di Tufara Valle che hanno partecipato al corteo insieme ai coincittadini del 48enne, quelli di Montesarchio e quelli “acquisiti”. Sono loro che, dopo aver formato il comitato “Tufara Unita” stanno portando avanti la battaglia per la messa in sicurezza dell’Appia. Nelle scorse settimane hanno formulato la loro proposta, che nei prossimi giorni sarà valutata dai tecnici dei vari comuni che insieme redigeranno un unico progetto da presentare poi Prefettura. In quella occasione sarà presente l’Anas, società che gestisce la tratta
