Si infiamma la polemica tra Altrabenevento e Comune di Benevento. Mastella dimissionario, tocca all’assessore all’Urbanistica Reale rintuzzare le tesi dell’associazione e lo fa in una intervista al Mattino in cui accusa i partecipanti alla conferenza stampa di venerdi di essere tra i maggiori responsabili del dissesto in cui è invischiata la città. Secondo Altrabenevento l’assessore si affida alla “stampa amica” per insultare i presenti alla conferenza stampa di presentazione del Dossier sui progetti Periferie senza rispondere nel merito ai rilievi sui clamori errori e le illegittimità del progetto per la costruzione del palazzo sul Terminal Bus. L’assessore all’Urbanistica, Antonio Reale ha fatto finta di rispondere, con una dichiarazione pubblicata solo da Il Mattino, al nostro dossier “Sette milioni di euro dei fondi per la riqualificazione delle periferie, concessi ad una società casertana per un palazzo di cinque piani sul Terminal Bus. Progetti con clamorosi errori” presentato venerdì scorso nel salone del Consorzio Sale della Terra. Reale, però, per metà del suo intervento si limita ad insultare i presenti alla conferenza stampa, presidenti di cooperative, tecnici, operatori culturali, ambientalisti, rappresentanti di comitati civici ed ex amministratori che egli definisce “tutti quelli che hanno portato la città alla rovina economica, al dissesto finanziario poi certificato”. Poi conferma che l’amministrazione Mastella ha deciso di concedere alla società Lumode srl di Gricignano di Aversa un finanziamento di 7 milioni di euro per costruire un palazzo di cinque piani sull’area del Terminal Bus, con appartamenti, uffici, negozi e parcheggi da gestire per trent’anni. L’assessore di Forza Italia aggiunge che il Terminal sarà trasferito vicino alla stazione ferroviaria secondo il progetto (mai esaminato ed approvato dal Consiglio Comunale n.d.r.) e che i pullman extraurbani tutte le mattine in meno di 30 minuti, dovranno scaricare 2.500 pendolari in piazza Risorgimento, poi raggiungere la stazione e quindi tornare all’ora di punta per ricaricare e ripartire. Con quali effetti sull’inquinamento in città, Reale non lo spiega. Ma soprattutto l’assessore all’urbanistica non spiega quale tecnico beneventano ha firmato il progetto della società casertana che contiene molti clamorosi errori. Reale non spiega neppure come mai l’amministrazione mastelliana ha chiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri diciotto milioni di euro per il piano Periferie senza accorgersi che la società Geses, quella che garantiva finanziamenti privati per sei milioni di euro, era in liquidazione, aveva un capitale sociale di 40.000 euro pignorati e bilanci inesistenti. Reale ci deve spiegare dove è stato preparato questo “papocchio”, a Benevento o a Ceppaloni?