Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato anche il valore dell’edificio sperimentale a consumo energetico zero, Nzeb, nel corso dell’intervento tenuto stamattina a Benevento per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università del Sannio. Il capo dello Stato fa esplicito riferimento al living lab, edificio dimostratore, realizzato dal Distretto ad alta tecnologia Stress insieme al all’Università del Sannio, responsabile scientifico, e al Dipartimento di architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, alle imprese socie di STRESS quali Graded, ETT, Rina Consulting, Sea Costruzioni e TME.
“L’edificio a consumo energetico zero, è una realizzazione di ricerca scientifica di questo ateneo, che è dimostrazione di possibilità di avanzamento di questo ateneo”, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha poi sottolineato il lavoro dell’Unione europea che sta dando un “un indirizzo esemplare” rispetto al tema dell’economia sostenibile. “Per fortuna l’Unione europea sta sottolineando con grande efficacia il riutilizzo delle materie prime seconde e l’economia sostenibile, dando un indirizzo esemplare a tutta la comunità internazionale”, ha affermato Mattarella, secondo cui l’obiettivo possibile deve essere quello di “farsi carico dei limiti e delle esigenze in difesa del clima”. Aspetti che, secondo il capo dello Stato, “non sono un freno dell’economia, ma al contrario stimolano le risorse e sono motivo di crescita dell’economia”.
Anche il Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, che da Rettore della Federico II, aveva partecipato alla progettazione e alla realizzazione di Nzeb ha detto “la transizione digitale e la transizione energetica sono le due sfide più importanti che dobbiamo affrontare e l’Università del Sannio ha realizzato importanti esperienze in questi due ambiti tematici”.
COS’È NZEB, ESEMPIO TANGIBILE DI INNOVAZIONE SUL TERRITORIO
L’inaugurazione nel gennaio del 2018
L’Nzeb è un edificio di settantuno metri quadri, tecnologia a pannelli X-Lam con isolamento in fibra di legno, un impianto di climatizzazione costituito da un’unità in pompa di calore che copre le esigenze di riscaldamento, raffreddamento, produzione di acqua calda sanitaria, ventilazione meccanica con recupero termodinamico e filtrazione elettronica. E ancora: un campo geotermico con sonde orizzontali poste a circa 2 metri di profondità per pretrattare l’aria di immissione o operare in free-cooling e avanzate tecnologie domotiche per il monitoraggio delle prestazioni energetiche e ambientali. Sono le principali caratteristiche di nZEB (nearly Zero Energy Building), l’edificio sperimentale ad energia quasi zero in clima mediterraneo è stato inaugurato il 16 gennaio del 2018 a Benevento, in via San Pasquale (ex Ipai), in un’area di proprietà dell’Università degli Studi del Sannio.
Si tratta di uno dei primi test del genere in Italia meridionale, che consente di mettere a sistema innovative metodologie progettuali, costruttive e impiantistiche.
L’nZEB nasce come intervento dimostratore in scala reale del progetto di ricerca Smart Case, attuato dal Distretto tecnologico STRESS sotto il coordinamento scientifico del prof. Giuseppe Peter Vanoli del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi del Sannio.
L’edificio dimostratore costruito a Benevento, oltre ad essere una testimonianza dei risultati del progetto, costituisce un asset significativo che Stress lascia sul territorio campano, e che potrà essere utilizzato come volano per ulteriori progetti di ricerca in tema di efficienza energetica in edilizia in climi mediterranei.
L’edificio sperimentale nZEB fornisce risposte innovative alle mutate condizioni contemporanee dell’abitare sul piano dell’architettura, della tecnologia, degli impianti, degli ambienti. Si basa su strategie progettuali orientate alla sostenibilità, alla riduzione dei consumi energetici, all’ottimizzazione del sistema involucro-impianti.
Nella progettazione dell’nZEB è stata posta particolare attenzione al suo funzionamento passivo, ovvero alla sua capacità di garantire condizioni di comfort termico e igrometrico degli occupanti anche in assenza di impianti di condizionamento attivi.
Non solo ecosostenibile: nZeb è anche intelligente. L’edificio è, infatti, completamente monitorato attraverso le più avanzate tecnologie domotiche con l’obiettivo sia di fornire agli occupanti strumenti per la fruizione ottimale degli ambienti, sia di configurare un Living Lab per il monitoraggio dettagliato delle prestazioni energetiche e ambientali. Il cuore del sistema è un hub connesso ad internet, controllabile da remoto via web o mediante una applicazione per smartphone con cui è possibile aprire e chiudere serrature e serramenti, comandare spegnimento ed accensione di luci e prese elettriche, controllare sensori di temperatura, umidità e sensori anti-allagamento, gestire l’impianto di climatizzazione e di illuminazione in funzione delle condizioni climatiche esterne e delle previsioni meteo.
Particolare risalto verrà dato a “internet delle cose”, dove oggetti di uso quotidiano si rendono riconoscibili e acquisiscono una propria “intelligenza” grazie al fatto di poter interagire con l’ambiente circostante comunicando dati su se stessi ed accedendo ad informazioni aggregate da parte di altri.