Registrato il 18esimo sforamento di polveri sottili ad Avellino dall’inizio dell’anno, a nome delle associazioni ambientaliste “Salviamo la Valle del Sabato” e “Pensiamo alla Salute”, Franco Mazza scrive al prefetto Paola Spena, e chiede l’applicazione del protocollo intercomunale del 7 giugno scorso, promosso dall’allora commissario straordinario del Comune capoluogo, Giuseppe Priolo, per regolamentare abbruciamenti e riscaldamenti e avviare un piano di limitazioni sul traffico veicolare. Questo il testo della lettera aperta.
Gentile Signor Prefetto,
il perdurare nella città di Avellino e nell’area circostante il capoluogo irpino di una condizione di inquinamento atmosferico , ufficialmente rilevata dall’apposita rete di monitoraggio predisposta sul territorio interessato dagli Enti preposti, avrebbe richiesto da tempo adeguati e incisivi interventi in merito da parte dei comuni coinvolti.
Purtroppo, ad oggi, assistiamo a un diffuso atteggiamento di inerzia e di sottovalutazione del grave fenomeno, nonostante l’intera area urbana cittadina ne sia visibilmente colpita, mettendo a rischio la salute dei cittadini. In specie il Sindaco della città capoluogo, notevolmente interessata da questa seria problematica, ha ritenuto di non intraprendere alcuna iniziativa in merito sostenendo che trattasi di un problema che interessa tutte le regioni italiane e non solo la nostra area.
Queste motivazioni sono alquanto inesatte e fuorvianti in quanto Avellino è da tempo posizionata ai primi posti della classifica delle città capoluogo maggiormente interessate dall’inquinamento da polveri sottili ma anche perché, lo ribadiamo per l’ennesima volta, questa area urbana presenta una conformazione geo-territoriale che impedisce la dispersione degli inquinanti per cui , a differenza di altri centri, è maggiormente esposta a situazioni di forte disagio atmosferico e ambientale.
Il sette Giugno 2019 , proprio per iniziativa del Prefetto Maria Tirone e del Commissario presso il Comune di Avellino Giuseppe Priolo, con l’ adesione di ben dodici comuni dell’hinterland si è sottoscritto un importante Protocollo che disciplina “l’adozione di azioni congiunte volte al miglioramento della qualità dell’aria nei comuni ricadenti nell’area urbana di Avellino”. Il suddetto documento consta di sette articoli e tra gli impegni sottoscritti vi sono quelli relativi alla regolamentazione del traffico veicolare e all’utilizzo del riscaldamento domestico, afferenti, cioè, alle fonti maggiormente responsabili del condizionamento atmosferico. Ma, al momento, nessun provvedimento consequenziale è stato messo in essere dai comuni sottoscrittori il documento unitario, che risulta, perciò, completamente disatteso.
Per i motivi espressi in premessa, e in riferimento alla nota del 15 gennaio u.s. inoltrata al Suo Ufficio, richiamandoci alla sua Alta funzione istituzionale e al meritorio ruolo di coordinamento che ha avuto la Prefettura di Avellino nel favorire l’adozione di questo importante Protocollo d’intesa , La invitiamo a valutare, con l’urgenza del caso, l’opportunità di favorire l’attuazione dell’articolato sottoscritto dai dodici comuni interessati nell’esclusivo interesse delle popolazioni e dell’ambiente nel quale tutti viviamo.