«Nella gestione idrica c’è bisogno di maggiore trasparenza ed efficienza. Le istituzioni diano risposte adeguate a tutela di una risorsa preziosa e fondamentale come l’acqua, di cui l’Irpinia è ricca, ed i vertici dell’Alto Calore dimostrino di essere in grado di voltare pagina rispetto al passato». Così, Giovanni Ardolino, presidente di Irpinia Adesso.
«Di Alto Calore e di acqua – prosegue il rappresentante del movimento – si parla soltanto in prossimità di scadenze ufficiali o purtroppo quando interviene la magistratura, per fare chiarezza su vicende specifiche. La Regione ed i Comuni infatti non sembrano interessati ad affrontare un nodo importante come la gestione delle fonti, attuando politiche di salvaguardia del territorio, limitando quella che ormai è una vera e propria predazione della risorsa, e fissando adeguati risarcimenti per il territorio. Sarebbe necessaria una programmazione razionale e sostenibile, oltre ad interventi, da molto tempo paventati, che non trovano concreta attuazione, per riammodernare la rete acquedottistica, che nella nostra provincia fa segnare lungo il percorso perdite medie che superano il 50% dell’acqua immessa. Senza contare i costi per i consumatori della provincia di Avellino più alti dei comprensori limitrofi, che in alcuni casi ricevono un supporto economico da Palazzo Santa Lucia. Questioni, insomma, che si conoscono bene, ma che colpevolmente non si vogliono affrontare, penalizzando in maniera incredibile il territorio, l’ambiente ed i cittadini».
«Anche il capitolo Alto Calore – sottolinea Ardolino – non giunge mai ad un risultato definitivo, per quel che riguarda la strategia di risanamento, le prospettive e la riorganizzazione dell’azienda. E che dire dell’affidamento del servizio? Troppi gli interessi in ballo della politica, sempre pronta a perpetrare pratiche clientelari, e di una certa economia speculativa, che considera un servizio pubblico ed un bene comune come l’acqua, esclusivamente un business».
«Ci aspettiamo quindi – conclude il presidente di Irpinia Adesso – interventi mirati da parte dell’Alto Calore, per la riduzione della principale spesa del bilancio, quella energetica per il sollevamento dell’acqua, attraverso un adeguamento tecnologico, ma anche un servizio più moderno. Dalla politica, invece, attendiamo una scelta netta in direzione di una gestione pubblica efficiente e trasparente, mentre dalla Regione e dalle amministrazioni comunali, l’avvio di una grande vertenza interregionale per la protezione e la valorizzazione del sistema idrico e fluviale irpino, una rete di depurazione efficace e controlli serrati contro chi inquina e deturpa il paesaggio».